IL CASO

Botte e lesioni alla moglie anche quando è incinta, deciso il divieto di avvicinamento

La donna da tempo è andata a vivere in una casa di accoglienza, dove però l'uomo l'ha rintracciata e continuava a perseguitarla



TRENTO. Un provvedimento di divieto di avvicinamento alla moglie è stato ordinato dalla Procura di Trento, ed eseguito dalla squadra mobile, nei confronti di un cittadino tunisino, residente in provincia di Trento, perché accusato dei reati di maltrattamenti e stalking.

La misura cautelare si è resa necessaria perché, in seguito alle indagini condotte dalla Polizia, è emerso che la donna dal 2015 sarebbe stata vittima di ripetute percosse, ingiurie, minacce gravi e lesioni volontarie da parte del compagno, il quale non avrebbe cessato di perseguitare la donna neppure quando quest'ultima si era decisa ad interrompere la convivenza, rivolgendosi al questore di Trento.

Le indagini avrebbero messo in luce episodi di grave violenza psicologica e fisica anche quando la donna era incinta. La donna, interrotta la convivenza, si era rifugiata in una comunità, ma l'uomo è riuscito a rintracciarla e l'avrebbe molestata più volte, fino ad aggredirla all'interno di un locale pubblico.













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