L'inchiesta

Bonus Covid, indagato un funzionario dell'Inps

Grazie alla posizione all’interno dell’Istituto, il dirigente avrebbe verificato i nomi dei consiglieri provinciali richiedenti il contributo. Ora la Procura della Dda di Trento (antimafia) ha concluso l’indagine. Viene contestato l’accesso abusivo al sistema informatico



BOLZANO. La storia si presenta come un intrigo politico che coinvolge nuovamente la Volkspartei, o per lo meno alcuni esponenti del partito. I fatti risalgono a due anni fa, in piena pandemia, quando lo Stato mise in campo per tutte le ditte private (e le partite Iva) contributi da 600 euro l’uno elargiti dall’Inps.

Il bonus venne garantito dal governo senza alcuna limitazione di reddito e venne richiesto, tra gli altri, dall’allora vicepresidente della giunta provinciale Arnold Schuler, dall’allora capogruppo della Svp Gert Lanz (istanza rigettata) e dal consigliere Helmuth Tauber. Nella lista che trapelò, anche il consigliere Paul Köllensperger (TeamK).

La vicenda provocò la reazione sdegnata di una parte della base della Stella Alpina, che si trovò in difficoltà a ridosso delle elezioni comunali del 2020. Anche per questo la direzione della Stella Alpina decise di reagire.

Le conseguenze più pesanti furono riservate ad Arnold Schuler, che ammise l’inopportunità di avere chiesto il bonus Inps, non incassato, ma fu costretto a dare le dimissioni dal ruolo di vicepresidente della giunta provinciale e, di conseguenza, di braccio destro del governatore Arno Kompatscher. Riuscì comunque a conservare le deleghe di assessore all’agricoltura e al turismo.

Ora sull’intera vicenda la Procura della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Trento ha concluso l’indagine a suo tempo avviata a carico di un funzionario dell’Inps in servizio presso la sede di Merano dell’istituto di previdenza. L’indagine è stata condotta, su delega della Dda, dal sostituto procuratore Andrea Sacchetti che ora ha depositato l’avviso di conclusione indagine.

Si tratta di un adempimento formale previsto dal nostro ordinamento solo nel caso di intenzione della pubblica accusa di chiedere il rinvio a giudizio della persona sotto indagine. In questo caso, come detto, a rischiare il processo è un funzionario della sede Inps di Merano che sarebbe vicino agli ambienti della Svp. Il funzionario Inps è accusato di «accesso abusivo a sistema informatico», previsto come reato dal nostro ordinamento all’articolo 615 ter. L’indagato avrebbe agito in qualità di pubblico ufficiale: la pena prevista si spinge sino ad un massimo di 5 anni di reclusione. Ovviamente siamo solo alle prime battute del procedimento penale e ancora non si conoscono le argomentazioni difensive.

Le indagini avrebbero cercato anche di verificare se il “favore” di una verifica dei bonus richiesti da parte di alcuni esponenti della Volkspartei fosse stato in qualche modo accompagnato da qualche somma di denaro. In realtà le ipotesi di corruzione non hanno trovato alcun riscontro oggettivo dall’esito dell’inchiesta. MA.BE.













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