INFANZIA

Bonus bebè e nido, i sindacati: "I benefit nazionali superano quelli della giunta Fugatti"

L'avviso di Cgil, Cisl e Uil: "Le misure statali e provinciali sono sovrapponibili e non cumulabili. Le famiglie dovranno scegliere: rischiando di far risparmiare lo Stato"



TRENTO. «Con il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia previsto dalla legge di bilancio dello Stato, il Governo Conte rende universali i bonus Inps per la nascita e per la frequenza dei nidi e il valore degli assegni vengono persino raddoppiati per le famiglie con i redditi più bassi. Così di fatto i benefici introdotti dalla Giunta Fugatti con la legge di assestamento di bilancio provinciale di questa estate vengono in larga parte superati da quelli nazionali». Lo sostengono in una nota i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil del Trentino che ricordano le difficoltà denunciate più volte nei mesi scorsi ad armonizzare le misure statali con quelle provinciali.

Di fronte all'introduzione del nuovo piano per le famiglie del governo giallorosso lanciano un appello al Presidente Fugatti. «La Giunta fermi i motori - chiedono Andrea Grosselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil) - e apra immediatamente un confronto per verificare l'opportunità di apportare delle modifiche alla disciplina della quota B2 dell'assegno unico per la riduzione delle tariffe nido in Trentino e alla normativa dell'assegno di natalità provinciale che dovrebbe partire a gennaio».

La ragione dell'urgenza di un chiarimento è data dal fatto che, a parere dei sindacati, le misure statali e quelle provinciali sono sovrapponibili, ma difficilmente cumulabili senza sostanziali modifiche normative. «I cittadini saranno costretti scegliere tra le une o le altre, con il rischio che a risparmiare sarà lo Stato», avvertono i sindacati.













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