Bolzano, il centrosinistra vuole Palermo come candidato sindaco
Ma l’ex senatore non ha ancora sciolto le riserve. Il centrodestra chiede garanzie a chiunque sarà il candidato. Resta molto probabile Corrarati, Zanin: «Ha tutte le carte in regola, poi deciderà FdI»
BOLZANO. Il centrosinistra ha trovato l’accordo su Francesco Palermo come candidato sindaco. Un nome sia civico, sia politico, capace di mettere insieme le forze in campo. L’intesa è arrivata nella tarda serata di ieri nella riunione dei segretari della coalizione. Palermo ha posto tuttavia condizioni stringenti per accettare. Si attende che sciolga le riserve. Questo è l’auspicio, ma non è scontato. Per mesi Palermo aveva risposto con un netto «no grazie» alle suppliche dei partiti.
Professore associato di Diritto pubblico comparato all’Università di Verona e direttore dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research, al Senato il professor Palermo era stato candidato dal centrosinistra con un accordo con la Svp. Ed è stato presidente della Commissione dei Sei. Se l’astensionismo del gruppo italiano e il frazionamento politico non porteranno al ballottaggio Stephan Konder, con Palermo si potrebbe concretizzare un appoggio della Svp al secondo turno.
Alla riunione hanno partecipato tutti (Partito democratico, Verdi, Sinistra die Linke, TeamK, Movimento 5 Stelle, Psi, Restart) eccetto la lista Caramaschi. I suoi rappresentanti hanno accusato problemi di connessione. «Abbiamo affinato un passaggio strategico sui temi programmatici: casa, scuola, lavoro. E abbiamo tratteggiato la profilazione delle varie candidature, una decina, con i contributi di tutti», averva riferito a vertice finito il coordinatore Carlo Bettio, segretario del Pd.
Massimo riserbo sull’intesa raggiunta. Ma le telefonate si sono rincorse una dietro l’altra e la notizia è trapelata presto, scardinando anche la recente voce su una possibile new entry nella rosa di candidature: il magistrato Cuno Tarfusser, già candidato alle scorse europee con Azione nella circoscrizione Nordovest. Si riteneva che a proporlo potesse essere stato il TeamK. Da Paul Köllensperger una secca smentita: «Non so da dove arrivi questa voce, ma di sicuro non da noi».
L’accordo su Palermo è, in fondo, l’esito di un’operazione durata mesi. Va detto pure che per mettere pace nella coalizione, soprattutto tra i Verdi, Bettio ha chiarito presto che la scelta sarebbe ricaduta su un potenziale candidato vincente, poco importa che avesse la tessera del Pd. L’idea di fondo è di avere un candidato sindaco che possa valorizzare al massimo il lavoro della giunta Caramaschi, introducendo elementi di novità. Il professore potrebbe mettere d’accordo un’area anche più ampia.
Proprio ieri il segretario del Prc Michelangelo Zanghi in una lettera parlava del coraggio di «proporre un candidato sindaco che non provenisse dalla vecchia giunta».
Il centrodestra
La notizia potrebbe accelerare le operazioni nel centrodestra, dove per tenere aperta la via del candidato civico e superare le ostilità di una parte verso Claudio Corrarati, considerato da alcuni troppo moderato per la vicinanza al centrosinistra in passato, si starebbe ragionando su una sorta di «atto di garanzia» rispetto a valori e programma come condizione per l’investitura. È quanto traspare in filigrana dalle comunicazioni di Alessandro Urzì, che come coordinatore regionale di FdI gestisce le trattative con Lega, Forza Italia e Civica per Bolzano.
Va detto: secondo Urzì è una interpretazione brutale. Secondo altri nel partito, è giusto chiedere garanzie, partire dal programma e non dal nome, esigere che il programma di coalizione sia seguito e realizzato. «Non chiediamo certo l’inchino», puntualizza Urzì, «È ovvio che ci si inserisce nel solco di un lavoro di successo a livello nazionale. Non servono dichiarazioni, solo la condivisione di un impegno che dia a Bolzano un profilo chiaro». Che sia prevalente l’ipotesi Corrarati lo conferma il fatto che anche dal centrosinistra adesso comincino le prime frecciate.
In un post social Marco Timperio, ex candidato del Pd, evidenzia la vicinanza di Corrarati alla sinistra. Nei prossimi giorni si potrebbe verosimilmente passare dalle schermaglie «a distanza» alla campagna elettorale vera e propria. Si dice che la proclamazione di Corrarati sia bloccata da una faida interna a FdI, che il presidente Marco Galateo preferirebbe una persona iscritta al partito. Nodi da sciogliere nei prossimi giorni. C’è già il via libera dei civici. «Claudio Corrarati è una persona seria, preparata, da amico posso confermare le qualità morali ed etiche», dichiara Roberto Zanin della Civica per Bolzano, «Conosce la città e i suoi problemi. Avrebbe tutti i requisiti per essere un ottimo sindaco e anche con il sostegno della Civica per Bolzano non partirebbe da zero come dovetti fare io nel 2020. Detto questo, la scelta non spetta a me. FdI ha in mano la golden share. Ora lavoriamo alacremente per il programma, che sarà la base condivisa dei prossimi anni dell’amministrazione. Il candidato sindaco sarà una scelta seria e coerente».
E sui tentativi del centrosinistra di avvicinare varie componenti del civismo Zanin replica: «Noi non siamo ideologici. Abbiamo votato a favore del Pums redatto da Stefano Fattor del Pd, ma stiamo lavorando con la coalizione del centrodestra. Se poi dai tavoli programmatici dovessero uscire punti fondamentali che noi non possiamo condividere, faremo le nostre valutazioni. Considerato che saranno ripresi i punti del 2020, magari attualizzati, noi ci siamo. Corrarati troppo a sinistra? Nel 2020 la Cna ci consegnò i propri punti programmatici, alcuni dei quali furono inseriti nel programma del centrodestra. Sono lì da cinque anni»