Bimbo azzannato, il comitato etico deciderà sul cane
Affidamento alla Sill, nel gruppo di esperti sono stati invitati anche degli animalisti. Per il momento l’Amstaff non sarà abbattuto. L’aggressività dimostrata potrebbe essere conseguenza di pesanti maltrattamenti subiti in passato
BOLZANO. Sarà un comitato etico a decidere il destino del cane che il 3 agosto scorso ha azzannato un bambino al parco Europa, provocandogli gravi lesioni in viso. Lo annuncia il veterinario della Sill Giovanni Lorenzi (in foto). Il cane, un Amstaff che il giorno del drammatico episodio era stato lasciato colpevolmente incustodito dal proprietario, rischiava di essere abbattuto in quanto considerato pericoloso dopo un’aggressione precedente del tutto simile avvenuta qualche mese prima. Come noto, sulla vicenda è in corso un’inchiesta della Procura della Repubblica.
Il proprietario è indagato per lesioni personali gravissime. Ma al di là delle responsabilità di carattere penale, i prossimi giorni saranno decisivi per decidersi come muoversi nei confronti del cane che al momento resta chiuso in una gabbia di sicurezza alla Sill. Per il momento nessuno ha ancora capito perché sia così aggressivo. È probabile che in passato sia stato maltrattato. In effetti anche nel canile della Sill il cane in questione si sta dimostrando aggressivo, ma si tratta di un comportamento che gli esperti considerano normale, visto che l’animale si trova sotto sequestro della magistratura e si trova costretto a vivere in cattività.
L’Amstaff (American staffordshire terrier, una razza nata dall’incrocio tra il Bulldog e il Terrier) ha azzannato il bambino i tre anni all’altezza della guancia e delle labbra, mordendolo con una violenza inaudita. Le indagini hanno permesso di appurare, sulla base di alcune testimonianze dirette, che il cane non era stato assolutamente infastidito dal bimbo, che stava giocando con un paio di amichetti. Va anche ricordato che il parco Europa, area verde che si affaccia su viale Druso, è una zona per famiglie e non un’area cani. Di conseguenza il cane avrebbe dovuto essere abituato alla presenza di persone con la possibilità di essere avvicinato.
Ora dunque sarà un comitato etico a doversi esprimere sull’indole del cane aggressivo. Il comitato sarà guidato dal veterinario Giovanni Lorenzi, che intende coinvolgere anche animalisti. Per il momento l’ipotesi dell’abbattimento della bestia considerata pericolosa non è stata presa in considerazione e sembra essere una soluzione da considerazione semplicemente un’«ultima ratio», qualora dovessero risultare inefficaci gli altri eventuali trattamenti di recupero.