IL PROCESSO

Biathlon & doping, il processo Taschler è da rifare e passa a Trento

La Cassazione ha annullato la sentenza di Bolzano nei confronti di Gottlieb Taschler, del figlio Daniel e del medico Michele Ferrari



BOLZANO. La Cassazione ha annullato la sentenza della corte d'Appello di Bolzano che aveva condannato l'ex vicepresidente della Federazione mondiale biathlon Gottlieb Taschler a un anno di reclusione, suo figlio e biatleta Daniel Taschler a 9 mesi, e il medico sportivo Michele Ferrari a un anno e sei mesi per concorso.

Il processo d'Appello dovrà ora essere ripetuto a Trento.

I due Taschler erano rimasti coinvolti in uno dei due filoni della maxi inchiesta sul doping della Procura di Padova, insieme con Ferrari, medico già inibito per doping, al quale il padre si era rivolto per seguire il figlio. Gli atti relativi ai Taschler erano poi stati trasferiti per competenza a Bolzano, dato che i fatti contestati si sarebbero svolti ad Anterselva, in Alto Adige, fra il 2010 e il 2011. 

«Potremo conoscere le motivazioni solo tra mese» ha puntualizzato l’avvocato della famigliia Taschler Flavio Moccia che ha curato il ricorso assieme al collega Maurizio Paniz.

L’avvocato Moccia aveva sempre sostenuto in giudizio l’assoluta estraneità dalla vicenda di Gottlieb Taschler definendolo «un uomo integro, che ha fatto sport tutta la vita, un ex atleta contrario di principio all’uso di sostanze dopanti». E’ anche possibile che la Corte di Cassazione abbia rilevato un errore nel capo d’imputazione come lo stesso avvocato Moccia aveva messo in rilievo. Il capo d’imputazione sarebbe stato eccessivamente generico e non avrebbe illustrato adeguatamente la presunta condotta di Gottlieb Taschler. «Sul piano storico - ha puntualizzato ieri l’avvocato Moccia - il capo d’imputazione era carente».













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