Autonomia, nel discorso di Giorgia Meloni manca Trento: «La premier si informi sullo Statuto»
La replica al discorso dalla segreteria Pd del Trentino e dalla deputata Sara Ferrari: «Compito di una Premier sarebbe quello di conoscere i fondamentali della nostra autonomia». Luca Guglielmi, rappresentante ladino in consiglio regionale: «La nostra autonomia si basa sulle minoranze linguistiche»
TRENTO. «Apprezziamo e rispettiamo le parole contenute nel discorso della presidente del Consiglio, ma siamo qui a sottolineare come lo Statuto della Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol, abbia, appunto valenza regionale, riguardando le specialità sia della Provincia autonoma di Bolzano che per la Provincia autonoma di Trento. Compito di una premier sarebbe quello di conoscere i fondamentali della nostra autonomia».
Lo scrive in una nota la segretaria del Pd del Trentino, Lucia Maestri, commentando le dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che per la Provincia autonoma di Bolzano ha parlato del ripristino degli standard di autonomia che nel '92 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria Onu.
«Sorprende – continua Maestri – che il presidente Fugatti, quale importante riferimento territoriale di quella Lega che si fregia di essere tutrice delle autonomie e promotrice delle autonomie differenziate, non glielo abbia fatto presente alla Meloni. Che Trento sia anche per Fugatti divenuta semplicemente una provincia del Veneto?» conclude la nota.
«L'autonomia statutaria che lei ha citato è regionale e comprende quindi entrambe le province - aggiunge la deputata trentina Sara Ferrari - Dunque non è possibile adoperarsi per rafforzare l'autonomia di una sola delle due. Pertanto, sperando che si sia trattato soltanto di una svista, che ha generato un involontario sgarbo istituzionale, auspico una sua rapida smentita, che rassicuri sul rispetto dello Statuto in vigore e non ci induca a temere che nelle sue intenzioni di riforma della costituzione ci possa essere anche la revisione dello stesso in senso negativo per Trento».
Ferrari ha chiesto alla premier «di tranquillizzare quanto prima le cittadine e i cittadini che abitano in Trentino, ma anche i colleghi e le colleghe onorevoli e senatori che sono stati eletti a Trento nelle fila della sua maggioranza, i quali insieme al presidente Fugatti hanno rassicurato durante la campagna elettorale che lei sarebbe stata garanzia di difesa delle prerogative autonomistiche».
Anche il vicepresidente ladino del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Luca Guglielmi, è intervenuto sul discorso con cui la nuova Premier ha chiesto la fiducia: «Con tutta probabilità si è trattato di una svista, legata anche all'emozione del momento, ma non posso, da rappresentante ladino, non sottolineare come la presidente Meloni nel parlare dell'autonomia abbia citato nel suo discorso soltanto la Provincia di Bolzano, omettendo la controparte trentina, la specialità d'autonomia è infatti caratteristica esclusiva della nostra Regione. Un tema delicato, di grande attualità, in questi giorni in cui la Regione celebra i 50 anni dall'entrata in vigore del Secondo statuto di autonomia».
Chiosa il vicepresidente ladino Guglielmi: «Senza dimenticare che è sulle minoranze linguistiche trentine e bolzanine che trova le fondamenta la nostra autonomia».