Autobus e Green Pass, rischio caos: in Trentino 10 mila studenti non vaccinati. Fugatti: “Al lavoro per una deroga”
Da lunedì 6 dicembre scatta l'obbligo. Il presidente della Provincia tratta con il governo: “Impatto eccessivo sulla mobilità e la continuità scolastica”
TRENTO. Lunedì 6 dicembre scatta l’obbligo di Green Pass sui mezzi pubblici anche per gli studenti e la Provincia è in allarme.
“I controlli non siano un ostacolo per la scuola. Siamo al lavoro per una deroga da qui al periodo natalizio”, ha detto oggi (4 dicembre) il governatore Maurizio Fugatti.
"E' indubbio che la disciplina vigente pone qualche problema di applicabilità - ha detto Fugatti che si sta confrontando con il governo assieme agli assessori Bisesti e Gottardi - in Trentino si stima che gli studenti attualmente non vaccinati siano circa 10.000. In ogni caso, se applicata con rigore dalla mattina del giorno 6, la normativa avrebbe un effetto molto impattante sui servizi di mobilità, sulla continuità scolastica e sulla vita delle famiglie”.
L’obbligo di disporre di Green pass (avere quindi il certificato da vaccino o un tampone negativo) per numeri così elevati, difficilmente potrebbe essere osservato al 100 per cento, spiegano dalla Provincia, “basti pensare a chi vive in località periferiche o isolate ed alle enormi difficoltà a munirsi anche solo del tampone per la giornata di lunedì”. “Sono certo quindi che, pur se intenzionate a far rispettare la norma, le Regioni insisteranno nel chiedere che la disciplina venga modificata dal Governo”, ha aggiunto il presidente della Provincia. “Le Forze dell'Ordine auspicabilmente concentreranno le loro energie soprattutto al fine di prevenire fenomeni di assembramento o di inadempienza rispetto all'obbligo di utilizzo della mascherina. Riteniamo al tempo stesso che il controllo del possesso del Green pass per chi utilizza il trasporto pubblico non potrà non tenere conto delle difficoltà che potrebbero incontrare alcuni studenti nell’osservare puntualmente la norma, a cui si sommerà quasi certamente una percentuale ‘fisiologica’ di inadempienze dovute alla giovane età”.
"Il mio auspicio è che i nostri ragazzi possano affrontare le lezioni con serenità da lunedì, in attesa di una riconsiderazione da parte del Governo, dell'impatto prodotto dalle recenti decisioni in materia sul sistema famigliare, sanitario e didattico. Di tutto questo ho discusso anche con il Commissario del Governo, che ha confermato come non sia ancora del tutto chiarito se l'aspetto normativo vigente sarà quello definitivo, da qui al 31 dicembre e oltre".