Autismo, la legge passa all'unanimità: screening precoce e inclusione sul lavoro
Previsti interventi personalizzati e percorsi di inserimento. Zanella e Rossi: “Ma il vero allarme è la carenza di neuropsichiatri infantili”
TRENTO. Approvato ieri (6 ottobre) all'unanimità dal Consiglio provinciale di Trento un disegno di legge, presentato dalla consigliera del Pd Sara Ferrari, a sostegno alle persone con disturbi dello spettro autistico che colpiscono il 4 per mille della popolazione.
Il testo era già stato approvato all'unanimità dalla quarta commissione a seguito della modifica della versione originaria concordata con la Giunta provinciale. Composto da 10 articoli, il provvedimento prevede la presa in carico multidisciplinare del disturbo autistico, screening precoce e interventi personalizzati, inclusione scolastica, sostegno alle famiglie e incentivi per favorire la presa in carico e la realizzazione a tutti i livelli (e non solo favorendo l'inserimento lavorativo) delle persone affette da disturbi dello spettro autistico.
Per quanto riguarda il miglioramento delle possibilità di inserimento lavorativo, si prevede che sia l’Agenzia del lavoro a garantire alle persone affette da questo disturbo la definizione e l’attuazione di percorsi individualizzati di inserimento lavorativo, completati da un servizio di accompagnamento specializzato e continuativo nel tempo di questi lavoratori.
Previsti anche incentivi per l’assunzione di persone affette da questa disabilità, per l’acquisto e adeguamento strumentale per il loro inserimento e per la formazione di personale di ausilio a persone con disturbi dello spettro autistico.
Per l’assessora alla sanità Stefania Segnana “un tema delicato e norme importanti che intervengono in un contesto fin qui non normato. Qui inizia un percorso, serviranno risorse anche umane da destinare alle finalità del testo”.
Apprezzamento per il ddl da parte di tutta l’aula. Per il consigliere di Futura Paolo Zanella il vero allarme è la carenza di medici per poter rispondere ai bisogni delle famiglie all’interno della sanità pubblica: “Vedremo le risorse che saranno messe nel prossimo bilancio su questo capitolo”. Anche per Ugo Rossi (Azione) “l’emergenza vera sono i servizi di neuropsichiatria infantile sul territorio”.