La pandemia

Arriva l’obbligo vaccinale: triplicano le prime dosi tra gli over 50

Primi effetti della stretta introdotta dal governo, 15mila nuovi ingressi negli hub vaccinali. Introdotto il Green Pass anche per gli avvocati



TRENTO. Balzo degli over 50 entrati per la prima vota in un hub vaccinale: oltre 15mila ieri, il triplo della media giornaliera registrata nella settimana precedente.

Un dato che dà al Governo la speranza di erodere significativamente la “montagna” dei 2,1 milioni di ultracinquantenni ancora no vax e che arriva nel giorno della nuova stretta anti-Covid contenuta nel decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale che estende alla fascia d'età critica l'obbligo di vaccinazione, compreso il booster.

«L'attuale contesto di rischio - si legge nel provvedimento - impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività».

La struttura del commissario Francesco Figliuolo evidenzia che giovedì sono state somministrate 65 mila prime dosi di vaccino (sulle 626mila complessive), un valore del 60% superiore rispetto alla media giornaliera registrata nella settimana precedente (41mila). Un possibile effetto delle nuove misure che colpiscono i non vaccinati.

A breve, intanto, lo stesso Figliuolo dovrebbe inviare una circolare alle Regioni per richiedere corsie preferenziali per la categoria di età sottoposta all'obbligo, pur senza rallentare le somministrazioni per le altre fasce di età e della terza dose.

Proprio all'estensione dell'obbligo di vaccinazione è dedicato l'articolo 1 del decreto legge firmato dal premier Mario Draghi. Per l'over 50 che si sottrae scatta la sanzione di 100 euro, che colpirà chi - alla data dell'1 febbraio - non avrà ancora iniziato il ciclo primario; chi, a partire dall'1 febbraio, non ha completato il «ciclo vaccinale primario»; e chi, a partire sempre dall'1 febbraio, non ha fatto «la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi».

La vaccinazione può essere omessa o differita «in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore».

È il ministero della Salute, attraverso l'Agenzia delle entrate, a multare gli inadempienti che avranno 10 giorni di tempo dalla ricezione dell'avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio per comunicare alla Asl eventuali certificati che attestino la loro condizione di esentati dall'obbligo.

Se la Asl non confermerà, l'Agenzia delle entrate trasmetterà entro 180 giorni «un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo». ln caso di opposizione alla sanzione è competente il Giudice di pace. I proventi delle sanzioni saranno assegnati al Fondo emergenze nazionali.

A partire dal 15 febbraio, indica ancora il decreto, per gli over 50 che verranno trovati sul posto di lavoro senza green pass rafforzato ci sarà una sanzione compresa tra 600 e 1.500 euro. I lavoratori che comunichino di non avere la certificazione saranno considerati assenti ingiustificati e non riceveranno lo stipendio.

Dall'1 febbraio l'obbligo di vaccinazione è esteso anche al personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori.

Novità poi per avvocati, consulenti e periti: anche loro, come già i magistrati, saranno tenuti ad esibire il green pass per accedere agli uffici giudiziari. Certificazione richiesta inoltre - dal 20 gennaio - per i colloqui con i detenuti negli istituti penitenziari, misura attesa nell'ambiente carcerario visto anche l'incremento dei detenuti positivi, che hanno superato quota mille.

Sempre dall'1 febbraio, infine, green pass obbligatorio per l'accesso a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, individuate con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri che sarà adottato entro quindici giorni.













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