ARCO. Una manifestazione pacifica e gioiosa, fatta di danza e arte. Un modo creativo e giocoso per lanciare in coro un messaggio: “Basta!”. Anche Arco, ieri, ha aderito a One Billion Rising, il flash mob internazionale ideato dalla drammaturga Eva Ensler, una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per combattere la violenza, i maltrattamenti fisici, le mutilazioni genitali, l’incesto e la schiavitù sessuale a cui una donna su tre nel corso della propria vita è sottoposta in ogni luogo del mondo. Un centinaio di persone si sono radunate in piazza Tre Novembre per la manifestazione organizzata dalla Rete V-Day Alto Garda e Ledro, e hanno danzato “Break the chain”, “Spezza la catena”. Tantissime mani si sono levate al cielo per dire basta a tutte le violenze, da quelle eclatanti dei femminicidi a quelle più striscianti e quotidiane che si perpetrano in tante famiglie. Tutti, vestiti di rosa, rosso e nero, i colori della potenza femminile, del sangue versato, e del lutto, donne, uomini e bambini, si sono uniti per ricordare che nel giorno di San Valentino le strade non devono essere solo invase da cuori e trovate commerciali. «È il corpo che, attraverso il linguaggio globale della sua espressione, della danza, del movimento, del colore e della musica, chiede giustizia, parità e rispetto – hanno commentato gli organizzatori dell’evento che, ieri, è andato in scena anche a Riva e a Bezzecca – dobbiamo cercare una rivoluzione, che mini alla base le strutture e i presupposti ideologici che legittimano violenza e discriminazioni di genere». Anno dopo anno One Billion Rising ha visto un’adesione crescente a livello globale, e ha aperto nuovi dibattiti sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze economiche e le guerre dichiarate ai corpi delle donne in tutto il mondo.Domani pomeriggio alle 17,30,la replica in piazza Garibaldi a Bezzecca. (s.bass.)