Surroga in consiglio, c’è un ricorso 

Il caso ad Arco. Colò, Ravagni, Todeschi, Bresciani, Tavernini, Rullo e la consigliera in Comunità Maino hanno presentato un’opposizione in Comune: «Siamo convintissimi che non sia stata fatta nel modo corretto. Noi vogliamo dare la possibilità alla giunta di rimediare all’errore»


Gianluca Ricci


Arco. l consigliere Maurizio Lo Turco non doveva essere presente tra i banchi, seppur virtuali, dell’ultimo consiglio comunale, quello che grazie al suo voto determinante ha potuto approvare in seconda e definitiva adozione la Variante 15: di questo sono convinti i rappresentanti delle opposizioni, alcuni dei quali hanno sottoscritto ieri un’opposizione alla giunta comunale contro la delibera. Lorenza Colò, Andrea Ravagni, Bruna Todeschi, Stefano Bresciani, Marialuisa Tavernini, Giovanni Rullo e la consigliera della Comunità Alto Garda e Ledro Angioletta Maino hanno infatti consegnato in Comune la contestazione che, norme alla mano, la giunta dovrà accogliere o respingere nei prossimi dieci giorni, per poi eventualmente demandare la decisione al consiglio comunale entro due mesi. Si tratta dell’unico intervento che i consiglieri comunali possono realizzare, visto che un eventuale ricorso al Tar lo potrebbe presentare esclusivamente un privato cittadino. Tuttavia si tratta dell’inizio di un percorso che punta in realtà a vanificare la delibera sulla Variante 15 e a lasciare la possibilità di approvarla con le dovute modifiche alla prossima amministrazione: i termini sono stati infatti prorogati dalla giunta provinciale al prossimo febbraio. «Noi siamo convintissimi – ha spiegato l’ex vicesindaco Stefano Bresciani – che questa surroga non sia stata fatta nel modo corretto: lo abbiamo fatto presente a più riprese nel corso della seduta consiliare, ma il segretario comunale non ha mai dato risposte precise. Con questa opposizione vogliamo dare alla giunta la possibilità di rimediare ad un errore evidente. In caso contrario, si assumeranno le loro responsabilità».

Piuttosto dettagliati i motivi su cui i consiglieri di opposizione puntano per invalidare l’intera seduta: innanzitutto la violazione e la falsa applicazione dell’art. 47 del Codice degli enti locali, visto che la rinuncia di Gabriele Matteotti, il primo dei non eletti nella lista del Patt, a surrogare il dimissionario Simone Chiarani sarebbe stata presentata prima dell’acquisizione dello status di consigliere, «una prassi consuetudinaria che non ha alcun pregio giuridico», come peraltro certificato dal Tar di Bari in una situazione analoga; in secondo luogo la violazione del capo XII del regolamento del consiglio comunale in tema di voto segreto, visto che le modalità di svolgimento delle sedute consiliari in remoto non garantirebbero la possibilità di esprimere il proprio voto in nessun altro modo se non palese, dunque senza garantire, secondo i firmatari dell’opposizione, quanto previsto dal decreto del marzo scorso in cui si dispone che venga comunque assicurata la regolarità dello svolgimento delle sedute: eppure, si legge nel documento, sarebbe stato disponibile un sistema di videoconferenza come quello adottato dal Comune di Palermo comprensivo di questa opportunità.

Se la giunta deciderà di respingere l’opposizione, secondo i firmatari, non farà che appesantire ulteriormente la sua opposizione in caso di ricorso, visto che l’opportunità di rimediare messa a disposizione dalle forze di minoranza non è stata colta. Tuttavia, in caso di annullamento della delibera di surroga, oltre alla Variante 15 verrebbe resa nulla anche la variante al progetto di ampliamento della casa di cura Eremo, con tutte le conseguenze del caso. Inoltre, fanno notare autorevoli membri della maggioranza, si creerebbe una contrapposizione con la nomina a suo tempo della consigliera dei Cinque Stelle Lorenza Colò, chiamata in consiglio nonostante fosse la quarta dei non eletti: difficile pensare di poter annullare tutti i provvedimenti presi in sua presenza. Sarà però la giunta del sindaco Betta a decidere il da farsi, consapevole che difficilmente la faccenda potrà chiudersi qui.













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