Sarca, ruspe in azione sugli argini
Il caso ad Arco. Le operazioni di pulizia del verde sono iniziate ieri. Erano programmate a marzo, ma erano slittate per l’emergenza sanitaria L’assessore Zampiccoli: «Intervento ordinario, sulla vegetazione. I Bacini montani hanno anche in previsione una pulizia scientifica sul fondale»
Arco. Non sono passate inosservate le ruspe e le operazioni di pulizia del verde lungo gli argini del fiume Sarca tanto che in molti si sono chiesti se queste operazioni siano conseguenti alla recente esondazione e se si sta operando secondo particolari canoni di tutela ambientale. Le operazioni in corso e che ieri si sono concentrate nella zona prospiciente il campeggio comunale gestito da Amsa altro non sono che le pulizie ordinarie in capo ai Bacini Montani, non fosse, però che quella in corso in realtà si sarebbe dovuta tenere nel mese di marzo. Le complicanze dovute allo scoppio della pandemia da covid-19 hanno però fatto slittare l’intervento che non si è potuto eseguire in estate per la presenza di campeggiatori all’interno del campeggio. La programmazione era quindi stata fissata per novembre, ma le piogge autunnali, che hanno poi provocato i casi di cronaca altogardesani, hanno “imposto” un anticipo e un ampliamento dell’intervento.
«Si tratta di un intervento ordinario esclusivamente incentrato sulla vegetazione che doveva essere realizzato ancora nel mese di marzo - spiega l’assessore Roberto Zampiccoli - ma purtroppo la pandemia ha costretto una sua riprogrammazione. Durante l’estate, inoltre non è stato possibile procedere perché il campeggio era aperto e con un importante numero di turisti all’interno. Ora, anche se il camping non è chiuso, ma vi sono meno utenti, Amsa ha dato il permesso per procedere. Infine - puntualizza - si è chiesto di dare una pulizia alla sola vegetazione anche a sud e a nord del ponte di Arco e nei pressi dell’area artigianale e industriale del Linfano».
Dai Bacini Montani, inoltre arriva una prima rassicurazione circa i prossimi interventi. «Mi hanno spiegato - continua Zampiccoli - che è in via di definizione, anche se non ancora programmata, una pulizia di carattere scientifico. Nello specifico si tratterà di un intervento che scientificamente andrà a indagare non solo la vegetazione, ma anche il fondale del fiume per capire come e dove intervenire». Una pulizia, insomma approfondita dettata da “norme” scientifiche. Nel frattempo continua la raccolta firme dei cittadini arcensi più colpiti dall’ultima esondazione che ha raggiunto già le 500 sottoscrizioni. L’incontro pubblico previsto e organizzato dal neocostituito comitato Sarca Sicura per oggi pomeriggio a causa delle restrizioni covid è stato annullato, ma le loro istanze saranno espresse in apposita conferenza stampa.