Retta di Pietramurata, il limite scende a 50 orari
DRO. Compare il limite dei 50 chilometri orari, lungo la retta di Pietramurata, all’altezza, all’incirca, dell’Hotel Daino. Ma, in vista del bilancio di previsione 2019, il sindaco di Dro Vittorio...
DRO. Compare il limite dei 50 chilometri orari, lungo la retta di Pietramurata, all’altezza, all’incirca, dell’Hotel Daino. Ma, in vista del bilancio di previsione 2019, il sindaco di Dro Vittorio Fravezzi annuncia ulteriori interventi, volti alla messa in sicurezza di un tratto di strada che in passato si è rivelato spesso alquanto pericoloso per l’eccessiva velocità tenuta dai mezzi. Il rettilineo della Gardesana (Ss45 bis) all’altezza della frazione droata, spiega infatti il primo cittadino, «era stato a lungo oggetto di segnalazioni, da parte dei residenti in zona e non solo, di molteplici infrazioni dei limiti di velocità, precedentemente fissati a 60 chilometri all’ora». Un comportamento pericoloso, tenuto dai conducenti, che ha, negli anni, provocato molteplici incidenti, tra cui, risalente allo scorso settembre, l’investimento di un bambino di dieci anni da parte di un furgone di un venditore ambulante, mentre questo attraversava le strisce pedonali. «In novembre 2018, dunque, era stata firmata l’ordinanza per mettere in maggior sicurezza il viale» - aggiunge Fravezzi - «poi sottoposta al parere della Provincia, a cui compete il tratto di strada». All’ordinanza sono seguiti, dunque, una serie di lavori di posa della segnaletica luminosa in prossimità delle zebre e, negli ultimi giorni, l’effettiva disposizione dei cartelli con i limiti di velocità a 50 chilometri orari. Accanto al nuovo limite ribassato, inoltre, entra in vigore il divieto di sorpasso. Nel dubbio che tuttavia le recenti introduzioni possano non essere un espediente sufficiente al consueto sfrecciare dei veicoli, il sindaco specifica: «In questi giorni, stilando il bilancio di previsione 2019, stiamo cercando di trovare i fondi sufficienti per proseguire l’intervento in quel punto e aumentarne gli elementi di deterrenza. In particolare, un buon esempio in questa direzione, potrebbe essere l’apposizione, sempre concordata con gli organi provinciali, di un ulteriore semaforo a chiamata all’altezza dell’attraversamento pedonale, così come già disposto poco più a sud». (k.d.e.)