Quattro tavoli di discussione per ragionare sul turismo 2040
Arco. Nonostante l’infuriare del Covid, e anzi proprio per questo, l’amministrazione comunale di Arco, in concerto con Garda Trentino e con la Fondazione Edmund Mach, sta perfezionando in questi...
Arco. Nonostante l’infuriare del Covid, e anzi proprio per questo, l’amministrazione comunale di Arco, in concerto con Garda Trentino e con la Fondazione Edmund Mach, sta perfezionando in questi giorni i dettagli organizzativi del workshop denominato “Una comunità resiliente per un territorio accogliente” che si terrà il prossimo 20 novembre: il progetto originario prevedeva lo svolgimento dell’evento in presenza presso il Casinò municipale, ma a causa delle restrizioni conseguenti al peggioramento epidemico si terrà in videoconferenza. «L’obiettivo – ha spiegato l’assessore all’ambiente Gabriele Andreasi – è quello di mettere a confronto i principali protagonisti del futuro turistico del nostro territorio e di sintetizzare le idee su cui impostare una più corretta politica amministrativa: un impegno significativo, fortemente voluto dalla giunta precedente, che ci permetterà di iniziare a programmare in modo da non farci trovare impreparati una volta che questo maledetto virus sarà debellato».
La formula è quella del 40+40+40: 40 soggetti invitati al di sotto dei 40 anni per pensare al turismo del 2040.
Quattro i tavoli di discussione, tutti legati dal comun denominatore della sostenibilità: mobilità, cibo/agricoltura, spreco di risorse/economia circolare e tutela e promozione del paesaggio.
«Il principio base – ha aggiunto l’assessore Andreasi – è quello secondo cui è necessario individuare strategie specifiche che puntino al benessere dei residenti: i turisti non potranno che beneficiarne. Ecco perché si è voluto mettere al centro resilienza e accoglienza».
I risultati del confronto verranno alla fine messi a disposizione dell’amministrazione comunale, che su di essi potrà elaborare le necessarie linee programmatiche per far sì che il futuro sviluppo turistico rispetti i principi della sostenibilità senza che la qualità dell’accoglienza ne risenta, anzi. Saranno i giovani a disegnare un progetto di futuro sostenibile per tutto l’alto Garda, secondo quanto previsto all’interno del “Deep Demonstration Forging Resilience in Dolomites”, nell’ambito del quale è stata colta l’esigenza di un ripensamento delle modalità operative del sistema turistico nell’era post-Covid.
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