ARCO. Torna la paura tra i residenti del Linfano che ieri pomeriggio dopo le 17.30 hanno udito e visto un pezzo del versante del Brione sgretolarsi davanti ai propri occhi. Immediata la chiamata ai vigili volontari del fuoco di Arco che sono intervenuti prima da terra e successivamente con un sorvolo aereo accompagnati dal geologo. Dopo i primi attimi di paura si è potuto constatare che la frana non era maggiore degli ultimi distacchi. Circa un metro cubo o poco più che si è immediatamente sgretolato alzando un denso polverone accompagnato da un suono sordo che ha allarmato i residenti e tutti coloro che hanno assistito all’accaduto. «La preoccupazione iniziale è stata molta - ha raccontato il primo cittadino Alessandro Betta -. Si è pensato che ci potesse essere pericolo per le case sottostanti perché dalla chiamata che è arrivata alla centrale sembrava che il materiale staccatosi fosse molto». Fortunatamente il sorvolo in elicottero e il geologo hanno verificato il distacco accertando che la situazione non era così grave. «Fortunatamente la situazione si è rivelata migliore di quel che sembrava inizialmente - continua Betta -. È però vero che chi lì vive è particolarmente teso e preoccupato e dal canto mio non posso che dire che non vedo l’ora ci sia un vallo tomo. Non sempre si può sperare che le scariche siano contenute o che il bosco le fermi». Tanta paura e tanta agitazione, ma la situazione è, per quel che può essere un monte che continua a scaricare con una frequenza continua, sotto controllo. «I vigili del fuoco hanno fatto un ottimo lavoro - conclude il sindaco - hanno risposto immediatamente alla chiamata e hanno controllato a dovere la parete». Ora sembra sempre di più una corsa contro il tempo per giungere alla messa in sicurezza del versante e garantire l’incolumità dei resistenti prima che un altro evento franoso di maggiori dimensioni possa arrecare danni a cose e persone. (l.o.)