Maza, la Provincia dà il via libera al nuovo progetto di bonifica
Ieri l’approvazione della giunta trentina: in sei mesi la gara d’appalto, i lavori dureranno due anni Soddisfatto l’assessore Miori: «Per Arco è una notizia positiva, ci liberiamo di un peso notevole»
ARCO. Fa un deciso passo avanti, il progetto di bonifica della discarica della Maza che è stato approvato ieri dalla giunta provinciale nella sua nuova versione, quella che consentirà la realizzazione della nuova viabilità Loppio-Busa.
Per la comunità altogardesana è una notizia certamente positiva. «Una duplice notizia positiva - commenta l’assessore all’urbanistica Stefano Miori - soprattutto per Arco che si libera da un peso di decenni di inquinamento e da un traffico congestionante per gran parte dell’anno».
Proposto dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, il progetto di riqualifica della discarica era stato, negli ultimi anni, oggetto di varie discussioni, nonché più e più volte promesso. «Ora sembra si sia finalmente arrivati al concreto - continua Miori - grazie al via libera della Provincia, infatti, si possono cominciare a calcolare i tempi: se tutto va bene, nel giro di alcuni mesi, ipotizziamo sei, dovrebbe partire la gara d’appalto, dopodiché, diciamo tra circa un anno, prenderanno avvio anche i lavori veri e propri che dovrebbero durare, a loro volta, un paio d’anni».
Ma che cosa prevede, concretamente, il piano di bonifica? «La Maza è divisa in tre zone: il lotto 1, quel conoide visibile dal Crz che deve essere bonificato, e il lotto 2 e quella che viene chiamata “Vasca Broz”, che sono invece aree costruite secondo la normativa, controllate e tutelate», spiega l’assessore. Che poi prosegue. «Con l’avvio dell’opera, dunque, i rifiuti presenti del lotto 1 verranno trattati (in loco), compattati e spostati nel lotto 2. In questo modo, da un lato si farà spazio al cantiere del collegamento viario San Giovanni – Cretaccio, lasciando l’’area sgombra per la realizzazione del tunnel che sorgerà con l’obiettivo di snellire il traffico tra Loppio e la Busa, dall’altro si eliminerà definitivamente quel peso che da tempo premeva sulle spalle della comunità: oltre alla consapevolezza di aver creato enormi quantità di rifiuti, c’è infatti, più forte e gravosa, quella di averli scaricati per decenni senza badare a dove li si lasciava, mettendo a rischio le falde acquifere». Stoccata all’interno del lotto 2, che, afferma l’assessore all’urbanistica, «presenta canali di scolo specifici per evitare l’inquinamento delle acque, l’immondizia avrà invece la possibilità di terminare il suo ciclo di decomposizione senza danneggiare l’ambiente e la nostra salute». A concludere l’operazione, poi, la stabilizzazione del lotto 1 con calce e cemento, mentre il lotto 2 subirà il cosiddetto “capping”, ovvero un’opera di ricopertura con del terreno. «Sarà insomma, la conclusione del progetto di riqualifica della località Maza che si è avviata ormai anni fa, con la chiusura della stessa discarica», conclude Miori.