«Linfano, il sindaco non accetta le critiche»
Non si placano le polemiche tra opposizioni e Betta sulla vicenda del Linfano (il piano attuativo ha tra l’altro appena incassato il via libera della Provincia). La piccata risposta del sindaco alle...
Non si placano le polemiche tra opposizioni e Betta sulla vicenda del Linfano (il piano attuativo ha tra l’altro appena incassato il via libera della Provincia). La piccata risposta del sindaco alle accuse di Legambiente è diventata lo spunto per una replica delle minoranze, che compatte scrivono: «Come un Enrico Toti dei tempi moderni il sindaco di Arco afferra la Bandiera Nera assegnatagli da Carovana delle Alpi e la rigetta nel campo “nemico”. Non accetta che gli ambientalisti abbiano giudicato negativamente il progetto di sfruttamento dell'area del Linfano perché, scrivono testualmente, lo considerano “un errore pesante in termini di consumo di suolo”. Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi Legambiente, e Andrea Giachetti, presidente del circolo di Trento, spiegano nella loro lettera che al giudizio su questa “cattiva pratica” sono arrivati analizzando “la storia in base a resoconti di stampa e atti documentali” oltre che dopo un confronto con gli ambientalisti locali, il Comitato di salvaguardia dell'olivaia in particolare. Spiegano anche che la Bandiera Nera riguarda questo solo progetto e non tutto l'operato dell'Amministrazione Comunale. Cosa che, evidentemente, non è bastata ad ammansire Betta che ha immediatamente replicato accusando gli ambientalisti di fare politica e di voler screditare la città e chi la amministra».
«Niente di nuovo, quindi. Le solite argomentazioni che il sindaco utilizza in varie salse – a volte condendole con il suo personale concetto di Bene Comune – ogniqualvolta qualcuno ardisce essere in disaccordo con il suo pensiero. Anche se è tardi, qualcuno che gli è amico dovrebbe spiegargli che il suo ruolo, accanto ad alcuni significativi poteri, non reca in dote né l'onniscienza, né l'infallibilità. Nel frattempo, magari, si ripassi la storia per capire che il fare politica non è riservato solo a pochi abilitati. Chiunque nella polis voglia esprimere un parere fa politica. Almeno - termina l’intervento - secondo i dettami della democrazia».