La passerella dovrà essere demolita 

Ma per la nuova opera non è prevista la somma urgenza: lavori al via a gennaio, poi sei mesi per la ricostruzione


di Leonardo Omezzolli


ARCO. La passerella sul ponte di Arco dovrà essere abbattuta, ma, visto che la normativa non prevede la somma urgenza per interventi di questo tipo, nonostante il ponte sia di proprietà della Provincia, le tempistiche non saranno brevi. L’avvio delle prime fasi di demolizione si pensa possano iniziare con il mese di gennaio e solo successivamente verranno avviati i lavori di ricostruzione che dureranno dai quattro ai sei mesi. Il rischio è che il ponte rimanga con una sola corsia disponibile nel pieno della prossima stagione estiva. Non certo notizie positive quelle che si sono trovati a disquisire i membri della giunta di Arco insieme ai tecnici provinciali durante un sopralluogo avvenuto martedì pomeriggio.

L’amministrazione, partendo da questi punti cardine, sta però cercando di dare risposte più veloci alla propria cittadinanza per cercare, quantomeno, di tamponare la situazione, soprattutto dal punto di vista del traffico che ha riportato l’ingresso nord di Arco agli anni ’90 quando le lunghe code ai semafori innalzavano notevolmente l’inquinamento atmosferico. Inoltre, ad oggi, negli orari di punta anche le bretelle arrivano a congestionarsi. La volontà della giunta sarebbe quella di riaprire la passerella al traffico pedonale e riavere così le due corsie libere. Per capire se questo sarà possibile serviranno altre analisi statiche più puntuali. «Abbiamo fatto un sopralluogo con la Provincia - racconta il sindaco Alessandro Betta - e con i tecnici specializzati. Oltre alle analisi statiche - continua Betta - che la Provincia continuerà a fare, si è fatta una valutazione del traffico. Alle 17 vi era una situazione di forte smog e aria insalubre». Si dovrà capire in questi giorni se i cittadini, consapevoli dei disguidi al ponte, prediligeranno altre vie o se si dovrà adottare una nuova soluzione. «Si stanno valutando anche altre opzioni - ha spiegato il sindaco -. La Provincia valuterà la creazione di due corsie nelle rotatorie per agevolare lo smaltimento del traffico, ma quello che noi abbiamo chiesto sarebbe il ripristino temporaneo della passerella». Ci sarà quindi una valutazione più puntuale della pedonale, privata dei portavasi e dell’illuminazione. «Si toglierebbe qualche bel quintale - ha commentato -. Se a questo si può unire un intervento con delle resine potremmo aprire la passerella e riavere quindi le due corsie». Nel frattempo si è notato un distacco tra i 7 e i 14 centimetri tra la carreggiata e la passerella pericoloso per chi ora percorre la carreggiata adibita al transito pedonale. «Le putrelle sono ammalorate - spiega Betta -. Speriamo di poterla riaprire temporaneamente, ma in sicurezza». Lo si potrà sapere fra qualche giorno con i dati alla mano del nuovo calcolo di stabilità.













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