«Il nostro obiettivo è fermare la pratica, è un atto dovuto»
Arco. «Il sindaco Betta fa confusione o vuole intorbidire le acque»: così ha risposto l’ex consigliere Giovanni Rullo alla replica del primo cittadino alla notizia del ricorso al Tar contro la...
Arco. «Il sindaco Betta fa confusione o vuole intorbidire le acque»: così ha risposto l’ex consigliere Giovanni Rullo alla replica del primo cittadino alla notizia del ricorso al Tar contro la Variante 15 presentato dallo stesso Rullo insieme a Lorenza Colò e Marco Piantoni.
«Noi non abbiamo alcuna intenzione di ostacolare o rallentare la procedura amministrativa, visto che non abbiamo chiesto nessuna sospensiva. Il nostro obiettivo è quello di fermare l’iter della pratica perché siamo certi che tanto le procedure che hanno portato ad istruirla quanto i contenuti siano inaccettabili. Per noi, insomma, è un atto dovuto. Se la maggioranza è convinta della bontà dell’operazione, vada avanti serena, senza temere nulla. Riteniamo però che il bene della comunità sia soprattutto vedere tutelato il suo patrimonio ambientale, cosa che quella variante urbanistica non fa».
Com’è noto in quel documento era prevista una serie di operazioni perequative con i privati affinché il Comune potesse avere a disposizione aree da destinare perlopiù a parcheggi. Ma per approvarlo, a causa delle frizioni all’interno della maggioranza della scorsa consiliatura, si era giunti agli ultimi giorni disponibili attraverso la surroga di un consigliere oggetto di ricorso.
«Per questo – ha aggiunto Rullo – faccio un appello ai consiglieri comunali che domani sera saranno chiamati a votare il rigetto all’opposizione da noi fatta contro la delibera: se il Tar ci darà ragione, dovranno assumersi la responsabilità di questa decisione, dunque ci pensino bene prima di dare il loro voto a favore».
Un’ultima puntualizzazione Rullo la riserva alle parole con cui il sindaco ha rivendicato la correttezza dell’azione amministrativa sulla base del risultato delle recenti elezioni: «Gli ricordo – ha concluso – che in termini assoluti la coalizione vincente ha ottenuto il favore di poco più del 34% di tutti gli aventi diritto al voto. Non mi pare si possa parlare di maggioranza degli arcensi». G.R.
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