Il consiglio comunale costa più di 17 mila euro
ARCO. Per il secondo anno consecutivo il presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini ha riunito in sala Giunta la stampa, i consiglieri e i comitati di partecipazione per presentare il...
ARCO. Per il secondo anno consecutivo il presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini ha riunito in sala Giunta la stampa, i consiglieri e i comitati di partecipazione per presentare il bilancio dell’attività svolta dalla sua aula nel corso dell’anno e per anticipare qualche novità.
Nel 2017 sono state 26 le sedute convocate, di cui 3 quelle andate deserte, 2 delle quali hanno rappresentato il momento più critico del consiglio inerente la difficile partita della variante ai centri storici. In totale sono 20 quelle effettivamente svolte che hanno prodotto 75 delibere. «Da quando sono diventato presidente - ha dichiarato Tamburini - ho fatto quanto possibile per rendere più trasparente il lavoro del consiglio, che svolge un importante lavoro amministrativo e politico, che deve essere reso noto alla cittadinanza. Quello appena trascorso è stato un anno molto produttivo anche grazie all’operato delle opposizioni che hanno mantenuto un clima apprezzabile e di collaborazione. Non abbiamo mai convocato sedute per punti lasciati in sospeso e questo significa che c'è grande rispetto dei ruoli». Il costo complessivo del consiglio comunale è pari a 17.325 euro con un gettone di 75 euro a presenza. Da evidenziare la decisione di devolvere una seduta agli incendiati di via del Torchio.
«Il lavoro produttivo delle delibere ha occupato - ha spiegato Flavio Tamburini - i due terzi del consiglio, mentre un terzo è occupato da “question time” e mozioni, segno che vi è un’importante attenzione anche alle esigenze e alle segnalazioni della popolazione».
Il presidente del consiglio comunale di Arco ha inoltre annunciato quattro punti che saranno oggetto di dibattito nelle prossime settimane nella maggioranza, in capigruppo e successivamente in consiglio per dare ancora maggior risalto ai lavori dell’aula. «L’intento - ha anticipato Tamburini - è quello di revisionare lo Statuto anche per aumentare di uno il numero dei componenti della giunta e senza ulteriori incrementi di costo, qualche piccola modifica al regolamento del consiglio comunale, ampliare le iniziative in tema di partecipazione e di beni comuni. Inoltre, si sta lavorando per rendere disponibili online, su Internet, le registrazioni del consiglio comunale con valore di legge». (l.o.)
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