I missionari verbiti di Varone piangono padre Pietro Sessolo
Alto garda. Il missionario verbita Pietro Sessolo ha chiuso gli occhi, per sempre. Aveva 92 anni, originario del Trevigiano, dal 1993 si era trasferito a Varone, per iniziare il suo servizio...
Alto garda. Il missionario verbita Pietro Sessolo ha chiuso gli occhi, per sempre. Aveva 92 anni, originario del Trevigiano, dal 1993 si era trasferito a Varone, per iniziare il suo servizio pastorale. Fino al 2015. I funerali del missionario si terranno martedì 22, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale dell’Annunciazione di Maria a Varone.
Il rettore della Casa di Varone pad Gianfranco Maronese, ha inviato al giornale un suo personale ricordo di padre Pietro Sessolo. «Nacque il 12 settembre 1929 nella zona operosa della provincia di Treviso, da una numerosa famiglia profondamente cattolica, da cui sono usciti due Sacerdoti e due Suore - racconta padre Maronese -. Nel tempo della guerra, 1940, entra a Varone e prosegue gli studi a Roma e a St. Gabriel, ancora nel tempo che precede il Vaticano II. Dopo l'ordinazione avvenuta nel 1955 riceve come prima missione un servizio come formatore e insegnante in Spagna. Seguono 4 anni di animatore missionario in Italia, quindi dal 1964 al 1976 presta servizio alla Nunziatura apostolica in Germania, pur rimanendo membro della comunità verbita di St. Augustin e occupandosi anche dei connazionali residenti nei dintorni di Bonn.
Traferitosi a Roma completò l’aggiornamento teologico avviato in Germania, quindi fu attivo per anni alla organizzazione internazionale “Aiuto Chiesa che soffre” e successivamente prese l’incarico di segretario generale della Università Pontificia dell’Urbaniana. Seguirono 6 anni nei quali prestò servizio anche come Rettore nel nostro Collegio Romano dei Missionari Verbiti».
«Nel 1993 viene trasferito a Varone, ove inizia il periodo di servizio pastorale, come parroco e collaboratore in varie parrocchie della diocesi di Trento, vicine alla nostra casa. Il suo servizio e impegno è stato molto assiduo e apprezzato ovunque. Furono anche anni di vicinanza alla gente e costante attività di presenza attiva a favore delle varie comunità, che lo ricordano ancor oggi con grande riconoscenza. Verso il 2015 è stato sollevato da impegni esterni e condivise la vita religiosa nella comunità di Varone. Però ogni mattina, fedelmente e con qualsiasi tempo, compiva le sue passeggiate e camminate, conosciuto e amichevole con tutti coloro che incontrava. Ha celebrato i suoi 91 anni attorniato da una cinquantina tra parenti e amici». «E’ stato recentemente colpito dal virus che velocemente l’ha indebolito, e il roccioso e costante camminatore, ha dovuto cedere per “recarsi nei sentieri del paradiso” per continuare le sue camminate. Lo ricorderemo per la sua vita di studio, di ricerca, di servizio pastorale e di grande umanità, come un fedele confratello e missionario».