Frana dal Colodri, ferito un bambino 

Alcuni sassi colpiscono un altoatesino di 10 anni al volto e un altro ragazzino sul braccio. Il sindaco Betta chiude la ferrata


di Gianluca Marcolini


ARCO. Chi lo ha visto staccarsi dalla montagna non ha dubbi sulle dimensioni del grande masso che si è messo in moto verso il basso, lungo la parete del Colodri, poco prima delle 11 di ieri, provocando il panico fra una comitiva di altoatesini e ferendo un bambino di 10 anni, per fortuna in maniera non grave. «Un metro cubo di roccia, che in parte si è frantumato ed è passato oltre, tirandosi dietro altri sassi più piccoli fino a provocare una piccola frana», ha spiegato un climber che stava rientrando dalla sua arrampicata e che ha assistito alla scena. Una scarica di detriti partita da molto in alto, poco sotto la cima del monte, conseguenza probabile - anche se non ancora certa - del maltempo degli ultimi due giorni e degli acquazzoni brevi ma intensissimi che si sono succeduti nelle ultime due notti mettendo a dura prova la resistenza idrogeologica delle pareti rocciose già stressate dallo sbalzo termico di questa estate “tropicale”.

Il ragazzino stava camminando sul sentiero che conduce alla ferrata del Colodri, meta fra le più apprezzate dagli escursionisti che vengono sul Garda Trentino, assieme alla mamma e al resto della comitiva, amici, genitori e accompagnatori tutti facenti parte di un gruppo sportivo della Val Venosta, da sabato scorso in vacanza ad Arco ospiti della colonia degli scout a Laghel. L’altoatesino era accanto a un amico quando la scarica di sassi gli è piovuta sulla testa. Una pietra l’ha colpito in pieno volto, procurandogli un forte trauma facciale. Fortunatamente, non ha mai perso conoscenza anche se lo spavento è stato terribile fino quasi a fargli perdere le forze. Tra i primi a prestargli soccorso la madre, che era a poca distanza, qualche passo più indietro. Anche l’altro ragazzino è stato colpito da un sasso ma leggermente, alla spalla e ad un braccio, rimediando per fortuna una ferita di poco conto. Il resto della comitiva (una trentina di persona) è rientrata velocemente alla base della montagna, soprattutto gli altri bambini, molti dei quali logicamente spaventatissimi, alcuni in lacrime. Nel frattempo sono iniziate le operazioni di soccorso e nel giro di qualche minuto sono arrivati i vigili del fuoco di Arco, i carabinieri, l’ambulanza del 118 di Arco, il Soccorso alpino e l’elisoccorso con a bordo il medico rianimatore. Al ragazzino sono state prestate le prime medicazioni, quindi è stato verricellato a bordo dell’elicottero e portato al Santa Chiara, accompagnato dalla madre. È ricoverato nel reparto di maxillo-facciale e non è in pericolo di vita.

Nel pomeriggio, dopo il sopralluogo con l’elicottero da parte del geologo della Provincia e del tecnico del Comune Augusto Ricci, il sindaco Betta ha disposto la chiusura della ferrata fino a nuova ordinanza.

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