Dichiarazione antifascista, mozione in aula 

Arco, lunedì il testo in consiglio con una novità importante: l’obbligo solo per le nuove associazioni



ARCO. Si torna in consiglio comunale dopo i caldi di ferragosto e già lunedì prossimo, in aula, i temi trattati saranno di interesse popolare o quantomeno riguarderanno in parte il mondo dell’associazionismo e dell’antifascismo. Lungo i banchi dell’aula consiliare, riempiti da qualche mese solo e unicamente dalle forze di maggioranza, riapproda la discussa e dibattuta “mozione antifascista” approvata nel maggio del 2017. Un documento che aveva sollevato non poche critiche da parte delle associazioni che da anni lavorano in parallelo e a stretto contatto con l’amministrazione sia nella realizzazione di eventi, che attività e lavori di varia natura. Un ulteriore passaggio burocratico per sottoscrivere quello che le associazioni si sentivano di aver dimostrato nel corso degli anni. Da qui le lamentele che se si sono placate sulle pagine dei quotidiani non si sono arrestate nelle sale di palazzo. Conseguentemente a poco più di un anno di distanza il ritorno in aula per l’esame e l’approvazione delle modifiche che interesseranno il documento denominato “Misure di prevenzione della propaganda totalitarista e per la promozione del decoro nel territorio”. La principale novità riguarda proprio chi dovrà sottoscrivere il nuovo documento, non più tutte le associazioni, ma solo quelle nuove. Altre modifiche invece riguardano l’utilizzo di suolo pubblico e spazi pubblici. «La relazione è in capo al presidente del consiglio - racconta il primo cittadino Alessandro Betta - ma in questo consiglio comunale porteremo nuovamente in aula questa delicata questione circa la mozione antifascista. Abbiamo trovato nuove modalità - continua il sindaco - che renderanno più comprensibili le motivazioni che ci hanno spinto a votare questa mozione e questo documento. Per prima cosa - continua Betta - non saranno le associazioni già presenti a doverlo sottoscrivere, ma quelle nuove che verranno a costituirsi. In secondo luogo dovranno firmare il documento anche chi utilizzerà spazi pubblici, questo - ci ha tenuto a precisare il sindaco - per evitare movimenti di un certo tipo, di stampo totalitarista. In poche parole chi già opera e lavora sul territorio - chiosa il primo cittadino - non dovrà sottoscrivere il testo e sono già a posto così». Un altro tema che verrà trattato nell’aula consiliare del Casinò municipale riguarderà il regolamento sul procedimento amministrativo e sul diritto di accesso documentale, civico semplice e civico generalizzato. Anche in questo caso si era alimentato un vivace dibattito tra le varie parti politiche. Infine si approverà il regolamento per l’utilizzo di Palazzo Panni, quello per l’utilizzo della Casa sociale di Romarzollo, il regolamento Cosap e quello per la partecipazione e consultazione dei cittadini e delle cittadine. (l.o.)













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