“Casa dello spaccio” nel centro di Arco, arrestato un giovane di 23 anni
Infermiera derubata del bancomat a Riva: denunciata una 48enne rivana
ARCO. Continua il contrasto alla delinquenza nell’area rivana, nel settore dello spaccio di stupefacenti: stamane la convalida presso il Tribunale di Rovereto dell’arresto di B.M., 23enne, nel cui appartamento durante il fine settimana i carabinieri della Stazione di Arco, con l’ausilio di “Heni", unità cinofila antidroga di Laives (BZ), hanno effettuato una perquisizione, rinvenendo 65 grammi di hashish, un bilancino di precisione e 300 euro in contanti, ritenuti verosimile provento dell’attività di spaccio.
Il controllo presso l’abitazione del giovane era stato promosso per il continuo e anomalo movimento di autovetture e ragazzi nei pressi dell’area residenziale del centro di Arco, dove si trova l’immobile, tanto che -dopo un breve monitoraggio- i carabinieri hanno deciso di entrare in azione.
Lo stupefacente, sottoposto a sequestro, sarà inviato al laboratorio di analisi dei carabinieri di Laives per certificarne peso, dosi ricavabili e qualità.
Nella scorsa settimana, l’azione di contrasto dei militari ha interessato anche i reati contro il patrimonio, con la denuncia di una 48enne rivana, sempre alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, per furto e indebito utilizzo di carta bancomat, a conclusione di una indagine avviata sulla base di una denuncia, presentata da un’infermiera, a cui era stata sottratta la borsa, mentre era in servizio presso la locale sede dell'Apss.
Dall’analisi delle transazioni bancomat, si è risaliti a un esercizio commerciale, dove era stato effettuato un indebito acquisto con la carta rubata e grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti a individuare la donna denunciata, che aveva avuto accesso agli uffici dell’Apss, nell’intervallo temporale in cui è stato consumato il furto, raccogliendo evidenze circa il suo accesso a entrambi ai siti, interessati dal reato.
Quindi, i carabinieri arcensi si sono presentati al domicilio della presunta autrice del furto e dopo un’accurata perquisizione, hanno rinvenuto il portafoglio rubato, che dopo le procedure di rito è stato restituito alla vittima.