Bertè dona al Comune un defibrillatore 

Il designer di 35 anni è stato ricevuto in Municipio dal sindaco Mosaner e dal vice Caproni



RIVA . Il sindaco Adalberto Mosaner e il vicesindaco Mario Caproni hanno ricevuto in municipio nel pomeriggio di ieri Daniele Bertè, per ringraziarlo del dono fatto alla città di un defibrillatore da esterni, che sarà installato prossimamente nei dintorni del municipio.

Daniele Bertè, 35 anni, fa il designer per la sede di Trento di una multinazionale austriaca, ma tra le esperienze della vita annovera anche qualche anno di operatore socio-sanitario, che hanno contribuito a una speciale sensibilità per i temi della socialità e della sanità. Originario di Rovereto, già consigliere per la Circoscrizione Sud, dalla fine dell'anno scorso si è trasferito a Riva del Garda (la residenza l'ha ottenuta il 10 settembre), città che ha scelto per la particolare bellezza: non solo dell'ambiente naturale ma anche di ciò che è frutto dell'attività amministrativa, di cui apprezza la qualità e la cura. Da qui l'idea di un simile gesto.

«Il valore di un simile dispositivo è enorme -ha spiegato- perché può salvare molte vite, basti pensare che nel 2015 in Trentino gli arresti cardiaci sono stati 520, e che ogni anno in Italia sono 70 mila i decessi per morte cardiaca improvvisa, la maggior parte dei quali provocati dalla fibrillazione ventricolare, un'aritmia che si risolve applicando al cuore una scarica elettrica. Certo, occorre anche saperlo utilizzare, per questo invito tutti a partecipare ai corsi che di tanto in tanto vengono organizzati in varie parti del Trentino. Questo è un modello ultima generazione, ha il pregio che anche nelle mani di persone inesperte non crea rischi, come accadeva fino a qualche anno fa. Inoltre è da esterno, collocazione da noi inusuale ma all'estero più diffusa. Ho pensato di donarlo al Comune di Riva del Garda perché questa adesso è la mia città, e perché sono impressionato da come sia bene amministrata e curata».

«Un dono particolarmente gradito -ha detto il sindaco- anche perché come Comune ci siamo attivati da tempo per installare defibrillatori in tutti i nostri impianti sportivi, come peraltro stabilito dal Decreto Balduzzi. Questo da esterni è una bella novità che contribuisce non solo alla concreta prevenzione, ma anche alla crescita della consapevolezza in tema di cultura dell'emergenza».













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