«Basta esondazioni della Sarca»: nasce un nuovo comitato
Riva. Intorno alla Sarca è nato un nuovo comitato spontaneo di cittadini che da ieri è attivo nella raccolta firme per far sentire la propria voce dopo l’esondazione del fiume cittadino e fare in...
Riva. Intorno alla Sarca è nato un nuovo comitato spontaneo di cittadini che da ieri è attivo nella raccolta firme per far sentire la propria voce dopo l’esondazione del fiume cittadino e fare in modo che dietro alle richieste fatte all’amministrazione arcense e agli enti provinciali e a quelli preposti ci sia un numero corposo di cittadini altogardesani. La raccolta firme parte da Arco e tra i promotori ha Lodovica Del Fabbro oltre che altri residenti di Caneve e di via Fitta, due delle principali zone colpite dall’ultima esondazione della Sarca. Una raccolta firme estesa anche ai comuni limitrofi in particolare a quelli che lungo la Sarca hanno terreni agricoli, proprietà private, imprese ed aziende. «È un movimento di cittadini e non un movimento politico - fa sapere sui social Del Fabbro -. In questi giorni un comitato spontaneo di cui faccio parte promuoverà la raccolta firme ai cittadini di Arco e ai comuni limitrofi per una presa di coscienza nell’eseguire i lavori di salvaguardia dalle esondazioni ricorrenti del fiume Sarca. A tutela di tutti - spiega del Fabbro - della città e dell’economia stessa. Pensate alle attività, alle fabbriche, alle campagne vicino al fiume da sempre».
«I cittadini adesso sono stufi, non vogliono più i classici discorsi politici, promesse come da vent’anni a questa parte - spiega Ivan Bortolotti, un altro componente del comitato -, e mai interventi seri per pensare alla sicurezza. Basta con le parole. Ora vogliamo fatti. Non si cerca la testa di un responsabile di quanto è accaduto, ma vogliamo realmente che chi lavora a Trento prenda in considerazione una soluzione definitiva. Vogliamo interventi, anche drastici, dei dati di fatto. Il problema è la diga di Ponte Pià? È ora che la Provincia investa in ammodernamenti».
Dall’ultima emergenza attorno alla Sarca sono scaturite diverse prese di posizione che avranno modo di esprimersi in un confronto pubblico il 31 ottobre al Cantiere 26 (da confermare la location) per mettere sul tavolo proposte, opinioni, richieste, esigenze sia dei cittadini, che delle associazioni e degli enti che attorno alla Sarca lavorano o vivono. L.O.