Assocentro e Comune “spingono” per i mercatini 

L’iniziativa natalizia. Ferma volontà del sindaco Betta di coinvolgere anche Levico e Rovereto per mettere in piedi una serie di iniziative a sostegno dell’economia locale, in massima sicurezza


Leonardo Omezzolli


Arco. I Mercatini di Natale di Arco come tutti li ricordano non si potranno fare, ma dalle loro “ceneri” AssoCentro e amministrazione stanno lavorando per far sorgere comunque un Natale arcense, grazie anche alla volontà del primo cittadino Alessandro Betta che, raccogliendo l’invito del sindaco di Levico Gianni Beretta e deciso a coinvolgere il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, sta organizzando una rete di sindaci responsabili capaci di mettere in piedi varie iniziative natalizie per sostenere quantomeno l’economia locale pur dando ai visitatori la massima sicurezza possibile. Non sarà, a conti fatti un Natale come tutti lo conosciamo, ma l’obiettivo è quello di riuscire a dare ad Arco e non solo un Natale che possa coinvolgere e sostenere il settore turistico e l’indotto ad esso collegato.

Ancora non ci sono proposte definitive e tutto dipenderà dall’incontro odierno con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ma ad Arco le parole d’ordine sono responsabilità e sicurezza. «Con il Covid dobbiamo imparare a conviverci ancora per lungo tempo e non scegliere, oggi sarebbe la scelta più facile - ammette Betta -. Chiariamo che i Mercatini di Natale di Arco con i pullman e le folle in arrivo da fuori regione non si possono fare, questo tipo di Natale non lo possiamo organizzare, ma siamo al lavoro per un altro, nuovo, più contenuto e più sicuro Natale. Questo è l’impegno che stiamo portando avanti con fermezza e che ha trovato concorde la stessa AssoCentro».

È infatti Andrea Cobbe, presidente del consorzio di commercianti del centro storico di Arco a delineare l’idea di abbozzo di quello che potrebbe essere l’imminente Natale. «Il sindaco ci ha dato massima disponibilità e ci ha confermato la voglia di organizzare la manifestazione, ma questa dovrà essere il più sicura possibile. Come sarà ancora non lo sappiamo e dovremmo insieme all’amministrazione ricostruire un nuovo mercatino. Tra le ipotesi quella di ridurre le casette togliendone circa 15, concentrarlo solamente in piazzale Segantini, contingentare gli ingressi ed eliminare il food».

Una soluzione che comporterà un aumento dei costi e minori introiti per il consorzio. Lo scoglio più difficile da superare sarà quindi quello di individuare le risorse tra gli enti preposti oltre che attuare un piano sicurezza il più sicuro possibile. «Un altro aspetto - chiosa Cobbe - è quello di riuscire ad avere una rete di attrazioni così da creare un sistema che sia maggiormente funzionale». «Dobbiamo - conclude Betta - trovare una ricetta che permetta un equilibrio di convivenza con il Covid. È giusto che qualcosa si faccia e che Arco abbia il suo Natale sempre e solamente nella massima sicurezza per tutti, visitatori e cittadini».













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