Arco, c’è sempre meno acqua: da oggi è in vigore l’uso regolato
L’ordinanza del primo cittadino Alessandro Betta: stop a usi diversi da alimentazione e igiene. È il primo comune trentino di grosse dimensioni a regolare l’uso dell’acqua
ARCO. Il circolo vizioso di siccità e incendi, in assenza di piogge, si fa sentire sempre di più in tutto il Trentino. L'ultimo drammatico rogo, ieri sera, ha costretto i Vigili del Fuoco di Arco a prelevare l’acqua del Sarca per lo spegnimento. E dal comune intanto arriva un’ordinanza che regola l’uso dell’acqua.
Ad appellarsi alla comunità per uno sforzo collettivo per superare questi giorni difficili è il primo cittadino Alessandro Betta.
«In tutto il territorio comunale – si legge – dal 19.07.2022 e fino a revoca, è in vigore il divieto di utilizzo dell'acqua proveniente dall'acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli strettamente alimentari ed igienico sanitari».
Vietato dunque irrigare orti e giardini, ma anche il lavaggio di piazzali e strade, sia pubbliche che private. Non si potranno inoltre lavare veicoli o altri tipi di attrezzature, o riempire piscine e strutture per la balneazione, nemmeno temporanee.
Le sanzioni per chi trasgredisce saranno effettuati dal comando di Polizia Locale assieme ad altri impiegati comunali. Le sanzioni saranno comprese tra i 50 e i 300 euro.