Alla casa di cura Eremo il luminare di neurologia
Al via la collaborazione con il professor Saltuari per la riabilitazione neurologica Chiesti alla Provincia due posti letto “ altogardesani”: «La risposta è stata no»
ARCO. «Nel giro di pochi mesi abbiamo investito due milioni di euro che significano anche un forte incremento occupazionale e una ricaduta importante sul nostro territorio. Ma siamo pronti ad aumentare gli sforzi perché crediamo molto in questo progetto». Sergio Fontana, stavolta, aveva il sorriso impresso sulle labbra. L’amministratore delegato di Eremo, a furia di battagliare con la Provincia per il riconoscimento dell’attività svolta dalla casa di cura arcense, ha abituato all’uso del pugno di ferro e degli accesi confronti in difesa della sua struttura sanitaria. Stavolta, invece, c’era da annunciare l’avvio di un progetto che alzerà ulteriormente il livello dei servizi garantiti da Eremo ai propri pazienti.
«Abbiamo avviato una collaborazione fissa e continuativa con il professor Leopold Saltuari, primario della clinica di Hochzirl, vicino a Innsbruck, e luminare di neurologia e della riabilitazione neurologica», ha annunciato il presidente di Eremo Romano Verani affiancato non solo da Sergio Fontana ma anche da Luis Durnwalder, membro del consiglio di amministrazione della casa di cura e tessitore dell’accordo fra la struttura di Arco e il primario altoatesino.
Alla presentazione del progetto - che per il momento prevede fino ad una ventina di posti letto con la possibilità di un implemento anche in seguito all’ampliamento della casa di cura, operazione che dovrebbe prendere il via a breve - erano presenti anche il sindaco di Arco Betta, gli assessori Bresciani, Ricci e Miori, i consiglieri comunali Ottobre e Rullo, l’assessore provinciale Zeni (accompagnato dal direttore Bordon) e naturalmente il professor Saltuari al quale è toccato il compito di illustrare i contenuti del lavoro che svolge a Innsbruck nella riabilitazione neurologica e che punta a ripetere, sottoforma di consulenza, anche ad Arco. «Sono molti gli italiani che si recano a Hochzirl per sottoporsi alle cure del professor Saltuari - hanno spiegato Verani e Fontana - il nostro intento è di offrire loro le stesse cure e l’esperienza del professore qui ad Arco, senza il disagio di doversi recare in Austria. Non solo, alla Provincia abbiamo chiesto di poter riservare due posti letto ai pazienti dell’Alto Garda ma ci è stato risposto negativamente». «Con voi non è mai facile trattare - ha replicato Zeni - ma siamo riusciti fin qui a superare tutte le distanze: abbiamo bisogno dei necessari approfondimenti ma il progetto in sé è molto interessante». Il sindaco Betta ha confermato che «il Comune sta dalla parte di Eremo» mentre Ottobre si è appellato a Zeni affinché dia ascolto alla richiesta dei due posti letto “altogardesani”.