Andrea Papi, il ricordo della fidanzata: «Oggi è tutto buio» Il 26enne un anno fa venne ucciso dall'orsa JJ4

Alessia Gregori ha affidato ai social il ricordo di quel giorno, un anno fa, quando hanno ritrovato il corpo del fidanzato, aggredito e ucciso dall’orso. Foto: Facebook

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TRENTO. "Andrea ti voglio ricordare tutti i giorni della mia vita tranne oggi, avere un ricordo nel cuore di ogni giornata, tranne oggi. Oggi non c'è nessuna emozione positiva da trasmettere, oggi il ricordo è solo quello che ognuno di noi ha provato, chi quella notte, chi il giorno dopo, quando hanno saputo, dolore, urla, incredulità. Oggi ci si ricorda solo di cosa potresti aver provato tu in quel momento, dolore, paura, rabbia, non voglio saperlo". Alessia Gregori ricorda così il suo fidanzato Andrea Papi, il 26enne ucciso lo scorso 5 aprile 2023 dall'orsa Jj4 nei boschi sopra l'abitato di Caldes, in Val di Sole. 

Nel messaggio affidato ai social la ragazza ripercorre i momenti di angoscia vissuti dalla famiglia e dagli amici di Andrea che, uscito per una corsa pomeridiana, non aveva più fatto rientro a casa. "5 aprile - ricorda Gregori - chiamate senza risposta, ansia, 112, buio, pompieri, soccorso alpino, droni, cani molecolari, telefono che continua a suonare, su e giù per la strada 100 volte, scendere con la delusione ma anche il sollievo di non averti trovato, quella panchina al freddo, mille domande in testa, urla degli amici che ti cercavano che si sentivano in tutto il paese, 5 ore in cui la consapevolezza montava dentro tutti, sguardi di rassicurazione e di paura, sigarette spente a metà e riaccese subito, freddo, dentro e fuori, "hanno trovato qualcosa", silenzio, silenzio, silenzio, un carabiniere che si toglie il berretto e ci invita a sederci, lo hanno trovato. Finalmente l'attesa è finita, purtroppo la vita è finita. Il cuore si spezza, ma riposa".

"Pensarti con un sorriso oggi non è possibile - scrive ancora Gregori -, oggi è tutto buio, ma domani sarai luce e coraggio per tutti, per chi lascia tutto e va via, per chi prova a ricominciare, per chi ogni giorno racconta del "zio Andrea", per chi aspetta ancora il brindisi del suo compleanno, per chi prega, per chi combatte e per chi rinasce. Quindi Andre oggi ti saluto, ci pensiamo domani, e sempre". 













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