Sua maestà il broccolo: mille alla festa in suo onore
Torbole, 50 chili di orzotto con l’ortaggio “spazzolati” dai visitatori Ambientalisti di nuovo in campo per tutelare le aree coltivate al Linfano
TORBOLE. Doppia cifra da record. La Festa del broccolo, il tradizionale appuntamento invernale organizzato dall’associazione dei Produttori del broccolo con la collaborazione del Gruppo Alpini Torbole, dell’associazione Galeeando e del Comitato Sbigolada di Torbole, e con il patrocinio del Comune di Nago-Torbole, ieri ha registrato un grandissimo successo. Sono stati quasi un migliaio i buongustai, provenienti dall’Alto Garda e non solo, che nonostante il freddo pungente hanno raggiunto il porto, e approfittato dell'occasione per assaporare le prelibatezze culinarie a base di broccoli del Presidio Slow Food. Circa 50 i chili di orzotto al broccolo preparati dallo chef Graziano Perazzoli dell'hotel Piccolo Mondo, e serviti con crostoni tostati con pesto di foglia, accompagnati dall'olio extravergine di oliva dell'Alto Garda e dal vino doc della cantina Madonna delle Vittorie, e dalla crostata di mele allo zenzero e al broccolo preparata dallo chef Marcello Franceschi del Forte Alto, che sono stati “spazzolati” in breve tempo. «La manifestazione quest'anno ha superato ogni migliore aspettativa – ha commentato il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi – grazie alle associazioni e a tutti i volontari che in ogni occasione si adoperano per portare avanti le nostre tradizioni». Il broccolo sta entrando sempre più nell’offerta gastronomica di prestigiosi ristoranti italiani, e venerdì è stato protagonista della prima delle nuove puntate girate sul territorio altogardesano dalle telecamere di Gambero Rosso Channel, grazie all'interesse mostrato nei suoi confronti anche dal famoso cuoco umbro Giorgio Barchiesi. «Il successo del broccolo torbolano è ormai un dato di fatto, ed il riscontro in tal senso è notevole - hanno spiegato i volontari, che stanno lavorando ad una riorganizzazione del Comitato votato alla valorizzazione dell'ortaggio – cercheremo di fare sempre meglio, con l'auspicio che la manifestazione possa proseguire e continuare a migliorarsi». La Festa del “figlio del vento” è stata anche occasione di solidarietà, grazie alla parallela raccolta fondi destinata alla famiglia Rossi di Dimaro, duramente colpita dal maltempo dello scorso novembre.
È stata, inoltre, per gli ambientalisti dell’Alto Garda una nuova occasione per far sentire la propria voce in merito al piano attuativo del Linfano. «Oggi abbiamo percepito tanta voglia di informazione, specie da parte dei giovani – ha commentato Gilberto Galvagni del Comitato Salvaguardia dell'Olivaia, anche a nome del Comitato per lo sviluppo sostenibile, Italia Nostra, Wwf Trentino e Amici della Terra – cercheremo di continuare a difendere quel poco che resiste, nella piena convinzione che se è giusto che l'amministrazione porti avanti le proprie ragioni, è giusto che anche a noi non venga tolto il diritto di lottare per salvaguardare, e salvare, il nostro territorio». (s.bass.)