«Servono più risorse e meno burocrazia»
Il comandante dei vigili del fuoco di Riva lancia l’allarme in assemblea: «Gli strumenti a disposizione non sono adeguati»
RIVA. «Ho cercato in questi anni di utilizzare al meglio gli strumenti messi a disposizione da leggi, norme amministrative, piani di finanziamento: a cinque anni di distanza posso affermare con certezza che gli strumenti non sono per niente adeguati, ci limitano e ci costringono ad agire spesso in modo autonomo». Graziano Boroni ha lanciato l’allarme in occasione dell’assemblea che si è svolta venerdì sera nella caserma di viale Rovereto. Il comandante dei vigili del fuoco di Riva ha approfittato della prima assemblea dell’anno per mettere in luce un problema tutt’altro che secondario: i parametri che determinano i finanziamenti della Provincia ai vigili del fuoco sono calibrati per dare soddisfazione alla maggioranza dei Corpi trentini ma ciò va a penalizzare quelli più grandi e soprattutto più impegnati, che vedono le loro dotazioni consumarsi più in fretta con una necessità di ricambio maggiore. «Vanno, dunque, ripensate le modalità di erogazione dei finanziamenti - ha sottolineato Boroni - così come va snellita la burocrazia sugli appalti. Lo stiamo provando sulla nostra pelle con il natante di soccorso sul lago: prima richiesta di finanziamento nel 2013, assegnazione del contributo provinciale nel 2015, fondi aggiuntivi della Comunità nel 2017, se entro la primavera ci sarà il bando, fra aggiudicazione e tutto il resto il natante sarà in acqua nel 2020». A prendere nota delle sollecitazione di Boroni è stato il nuovo presidente della Federazione provinciale Tullio Ioppi («Che questi problemi li ha vissuti direttamente quando guidava il corpo di Arco»), presente all’assemblea assieme al vicesindaco di Riva Mario Caproni («L’amministrazione comunale e il sindaco Mosaner vanno ringraziati per il sostegno che ci danno») e all’ispettore distrettuale Michele Alberti.
L’assemblea è servita anche per fare il bilancio dell’attività svolta nel 2017 dai vigili del fuoco di Riva (1.243 gli interventi svolti complessivamente, il 24% in più del 2016) e per programmare le iniziative dei prossimi mesi, compresi alcuni lavori che riguarderanno la caserma (tra gli obiettivi anche l’acquisizione di una nuova piattaforma-ragno dopo che quella vecchia è crollata: i periti non sono stati in grado di risalire al difetto che ha provocato il cedimento).
L’incontro si è concluso con l’elezione dei due nuovi capisquadra al posto di Mauro Parolari e Stefano Valese. Sette i candidati per i due posti, alla fine sono stati eletti Yari Depentori, classe 1991, vigile da più di 10 anni, istruttore, e Daniele Di Lucia, classe 1990, anche lui vigile da oltre 10 anni.