Rievocazione a Dro con Palio, corteo e fuochi d’artificio
Al via la venticinquesima edizione dei “12 Sabati”: domani si presenta il libro di Turrini, sabato lo show pirotecnico
DRO. Regala un giorno di festa in più e qualche modifica al calendario, il Circolo Culturale Amici dell’Oratorio di Dro, per celebrare il 25° anniversario della Rievocazione storica del voto. Contrariamente agli anni scorsi, si comincia infatti in anticipo, il giovedì, con la presentazione del libro “Dro e Ceniga – cinque chiese una Comunità”, alle 20.30 nella chiesa di San Sisinio. La raccolta riunisce, grazie alla volontà dello stesso Circolo e al lavoro di Romano Turrini, la storia dei quattro edifici religiosi di Dro – l’Immacolata, San Sisinio, Sant’Antonio e Sant’Abbondio – e della chiesa di Ceniga. «È un’opera che avevamo in programma da anni e che da anni impegna lo storico Turrini - spiega la presidente Lucia Michelotti, affiancata da Enrico Parisi, Davide Facci e don Stefano Anzelini - e che arriva a conclusione del ciclo di restauri, cominciati nella seconda metà degli anni ’90 e conclusi di recente». Andando oltre la storia dei muri e delle opere in essi contenute, «il libro - continua Michelotti - racconta anche lo spirito della nostra comunità, le sue tradizioni e una serie di aneddoti, diventando, insomma, il simbolo anche di questi 25 anni di rievocazione storica e del nostro lavoro».
Si comincia, dunque, domani sera ma anticipato, rispetto al passato, sarà anche il Palio delle botti in cui si sfideranno le quattro squadre di Dro, Ceniga, Drena e Pietramurata, e che avrà luogo venerdì dalle 21.30. A precederlo, alle 19, giocolerie in piazza con i giullari “Acrobati delle spade”, l’apertura dell’Osteria “Donna Fior”, in memoria della nobildonna droata che nel testamento impegnò tutti i suoi averi affinché dopo la processione al colle fosse distribuito pane, vino, carne e minestra alla popolazione partecipante al voto, e il corteo storico accompagnato dal gruppo “Tamburi S. Abbondio Dro”. Sabato 26, nel pomeriggio, sarà invece la volta di una serie di attività per i più piccoli e della tradizionale cena, che però, aggiunge ancora la presidente del Circolo, «non avrà più luogo nei “volti”, come negli anni scorsi, perché è sempre più complesso allestirli e rispettare le norme di sicurezza in luoghi così stretti. La faremo quindi in piazza». A seguire, ancora animazione con i giullari e lo spettacolo pirotecnico dei “Fuochi in riva alla Sarca”. Domenica 27, giorno di chiusura dei festeggiamenti, dalle 10.30 si terrà la messa nella chiesa dell’Immacolata, concelebrata da don Luigi Amadori, colui che 25 anni fa diede il via al tutto, trovando degli scritti storici nell’archivio parrocchiale, e sarà rinnovato il “Voto dei 12 sabati”, fulcro dell’evento che rievoca quel lontano 1632 in cui Dro e Ceniga furono preservate dal flagello della peste facendo voto a Sant’Abbondio. Dopo la distribuzione del pranzo, dalle 16.30, sarà la volta del corteo storico con i suoi 150 figuranti, a cui prenderanno parte anche il gruppo “Tamburi S. Abbondio Dro”, il gruppo storico di Dro, l’Associazione culturale Lebrac di Storo, il Gruppo sbandieratori Città Murata di Montagnana (vincitore del premio nazionale) e il milanese Teatro dell’Aleph. A quest’ultimo spetterà anche l’evento di conclusione, dopo la distribuzione di “pasta e fasoi e pam de molche”, con lo spettacolo “Giochi di fuoco”. (k.d.e.)
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