Ravagni: «Sull’ospedale una risposta da burocrate»
ARCO. «La risposta che oggi (ieri ndr) l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni ha fatto a mezzo stampa altro non è che un burocratico sciorinare di numeri, spesso di difficile comprensione e...
ARCO. «La risposta che oggi (ieri ndr) l’assessore provinciale alla salute Luca Zeni ha fatto a mezzo stampa altro non è che un burocratico sciorinare di numeri, spesso di difficile comprensione e che ai cittadini interessano poco». Andrea Ravagni risponde alle affermazioni sollevate da Zeni proprio in merito alla conferenza stampa che lo stesso consigliere comunale accompagnato dalla consigliera Bruna Todeschi avevano organizzato nella hall della struttura ospedaliera arcense per ottenere risposte puntuali sullo stato di fatto del protocollo d’intesa e del potenziamento dell’ospedale stesso. «Ai cittadini interessa ricevere servizi quando si recano in un ospedale - ha chiarito Ravagni -. Zeni, in questo tentativo di anticipare la risposta in maniera anche un po’ maldestra, fa già presente che se si ha bisogno di un cardiologo, nell’ospedale di Arco, questo non è disponibile nelle giornate di sabato e domenica». Ravagni vuole quindi avere una vera risposta da parte dell’assessore che sia scritta nera su bianco e che entri nei dettagli di quanto chiesto dalla sua interrogazione. «Attendiamo in maniera serena la risposta che ci arriverà attraverso le opportune sedi - ha ribadito il consigliere comunale -. Nel frattempo respingiamo al mittente le accuse di aver calunniato o creato falsi allarmismi. L’interrogazione che abbiamo presentato - conclude Ravagni - è stata fatta sulla scorta di alcuni colloqui che io e la consigliera Todeschi abbiamo avuto proprio con il personale sanitario. Quello di Zeni è stato un tentativo piuttosto maldestro, di anticipare le risposte che continuiamo ad attendere». In tema di Sanità l’Alto Garda rimane particolarmente sensibile e la questione non sarà certamente conclusa con questo botta e risposta. (l.o.)