Provinciali, Silvia Betta candidata per il Patt 

Rottura con il Pd: «Non c’è spazio per il dialogo». In consiglio nel gruppo misto: «Resto in maggioranza»



RIVA. Non è certo una sorpresa, visto che da tempo i rapporti tra Silvia Betta e il Pd erano da separati in casa. Erano noti anche i buoni rapporti tra la consigliera comunale (prima dei non eletti nel 2015, era entrata dopo le dimissioni di Flavia Brunelli) e l’area Patt, ma proprio recentemente Silvia Betta si era schierata con i civici di Daldoss, pronta a correre per un posto a Trento. Poi con Daldoss è andata com’è andata. Per questo in modo inaspettato ieri è stata formalizzata la candidatura dell’architetto rivano con gli autonomisti per la corsa elettorale del 21 ottobre prossimo. La virata del Patt sulla (ex) consigliera Pd è anche figlia della decisione di Eleonora Angelini di non correre più alle provinciali.

Silvia Betta era anche membro dell’assemblea provinciale del Pd e del direttivo rivano, ma già ieri ha rassegnato le dimissioni. «Nell’assemblea provinciale aveva sostenuto la necessità di continuare con Rossi e sappiamo com’è andata - spiega la sua scelta Silvia Betta - le candidature Pd dell’Alto Garda sono state decise senza un minimo di confronto e quando ho chiesto spiegazioni mi è stato detto che sui nomi non si discute, alla faccia della trasparenza. Io stessa ero stata contattata da Nicoletti per una candidatura ma ho trovato un clima ostile attorno al mio nome». «Il Patt? Ho ricevuto una telefonata, inaspettata, da Stefano Bresciani. Con i colleghi consiglieri del Patt ho sempre avuto ottimi rapporti e credo che con gli autonomisti, per i quali candiderò da indipendente, potrò portare quelle istanze del civismo che intendevo coltivare sposando la causa di Daldoss». Silvia Betta, restando al panorama rivano, non passerà al gruppo del Patt: «Andrò nel gruppo misto e resterò in maggioranza».

Sempre con il Patt, candiderà il geologo rivano Germano Lorenzi. (g.f.p.)













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