Piano del Linfano, c’è l’ok della Provincia
Non viene escluso lo spostamento a nord dei volumi commerciali. Miori soddisfatto: «Piena approvazione»
ARCO. Ha fatto discutere per anni, ha diviso Arco tra sostenitori e non, ma ora, con l’approvazione della Giunta provinciale, il piano attuativo di Linfano diventa ufficiale.
La variante, che potrebbe prevedere uno spostamento dell’area commerciale (corrispondente alla Lidl) da sud a nord della statale e la creazione di una serie di attività limitrofe, avrebbe, stando a quanto l’amministrazione ha più volte ribadito, come altra faccia della medaglia, la liberazione e riqualificazione della fascia lago. Effetto collaterale, tuttavia, quello contro cui a lungo si sono scagliate le diverse associazioni ambientaliste locali – dal Comitato di Salvaguardia Olivaia e il Comitato sviluppo sostenibile, al Wwf Trento e Italia Nostra Trento -, nonché le opposizioni consiliari e moltissimi cittadini: la messa a rischio della coltura del broccolo e la creazione di una nuova area cementata. Nonostante infatti il sindaco Alessandro Betta abbia più volte sottolineato l’attenzione della sua Giunta per una riduzione dei metri cubi interessati dal piano attuativo, da 80mila a 15mila, per i detrattori della variante, le linee vaghe alla sua base sarebbero potenzialmente pericolose. Oltre allo spostamento dell’area commerciale, infatti, il nuovo piano potrebbe prevedere, tra le ipotesi lanciate in questi mesi, un parcheggio, un centro nautico sportivo, un parco aquatico, un parco naturalistico sul modello del veneto Sigurtà, una serie di attività ricettive legate al campeggio Amsa (che a sua volta cambierebbe locazione). Dopo serate aperte di incontro tra la Giunta e i cittadini, dopo discussioni tra l’amministrazione e gli ambientalisti, che hanno spesso raggiunto anche toni accesi, e dopo l’assegnazione della bandiera nera da parte di Legambiente al progetto, il piano attuativo diventa quindi realtà. Approvato il 26 marzo dal Consiglio comunale – con voto astenuto del consigliere Tommaso Ulivieri e voti contrari delle minoranze -, la Provincia ne ribadisce il via libera. «La delibera provinciale lascia peraltro» - spiega l’assessore Stefano Miori - «completamente aperta anche l’ipotesi del suddetto spostamento dell’attività commerciale, nonostante gli oppositori avessero fatto richiesta specifica perché ne venisse esclusa ogni possibilità. Essenzialmente dunque» - prosegue - «la Provincia approva integralmente il piano attuativo, ne riconosce il rispetto delle norme e ci chiede come sola “clausola” di specificare meglio i vari collegamenti tra questo piano e gli apparati normativi precedenti. Ma si tratta di un mero tecnicismo». Ciò significa dunque, concretamente, come aggiunge ancora Miori, «che ora si potrà procedere innanzitutto con la chiusura dei lavori legati alla ciclabile, dalle terme al tratto esistente (un’opera che ha sempre trovato tutti d’accordo), e che poi, dopo un confronto con la Comunità di Valle e con le attività coinvolte nel progetto, si potrà dar vita al piano attuativo, selezionando definitivamente le proposte da portare avanti tra le tante ipotizzate in quest’ultimo periodo, e lo si potrà discutere in Consiglio». Tutto fa presagire che le fratture e gli scontri sul tema saranno ancora molti, anche se, ci tiene a specificare l’assessore, «l’idea del parco, che renderebbe l’area tutt’altro che una “colata di cemento”, non è mai stata esclusa, contrariamente a quanto vociferato».