ALTO GARDA. È un’ondata nuova quella che sta dilagando in tutto l’Alto Garda e che dopo Arco, dove i consiglieri di minoranza hanno deciso di dimettersi dalle commissioni per protestare contro il sindaco Alessandro Betta, raggiunge anche la Comunità di Valle. I consiglieri della Comunità di Valle Ezio Viglietti e Angioletta Maino hanno deciso di non prendere più parte alle sedute di consiglio e commissioni. I motivi li spiega Viglietti che li ha comunicati direttamente al presidente Mauro Malfer: «La decisione è scaturita dal mancato rispetto degli impegni presi dalla maggioranza e più precisamente in merito al mancato avvio dei percorsi partecipativi del Piano Stralcio della Mobilità e delle Aree Produttive». Viglietti e Maino contestano anche il mancato avvio del percorso partecipativo del Piano Territoriale della Comunità.

Ma l’elenco delle accuse dei due consiglieri a Malfer è ben più lungo: «Mancato avvio dell’elaborazione del regolamento sulla partecipazione popolare e trasparenza, la mancata organizzazione della Giornata della Democrazia, la mancata convocazione della Commissione Urbanistica e Temi Ambientali per discutere la riorganizzazione del trasporto urbano dell’Alto Garda, la mancata discussione della mozione sulla Banca della terra. E la conferma dell’assessore Gianni Morandi nonostante il suo voto contrario al nuovo Statuto e la mancata informazione al consiglio sulla vicenda Spiagge sicure». Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato «il boicottaggio del progetto Mab Unesco sulla Mobilità Sostenibile nelle Comunità Alto Garda e Ledro e Giudicarie», spiega Viglietti. Un progetto che aveva trovato la condivisione e i soldi delle due Comunità, «per poi dichiarare che ci sono difficoltà di carattere burocratico per la gestione degli incarichi da espletare», abbandonando, così, il progetto. (l.o.)