Ledro, Girardi vuole la “settimana corta” 

Il sindaco chiede alla Provincia di rigettare la richiesta di deroga presentata dalla scuola di Bezzecca 



LEDRO. L’amministrazione comunale di Ledro è intervenuta ufficialmente nella controversia sempre più accentuata che contrappone i genitori della gran parte dei 150 studenti della scuola media “Giuseppe Garibaldi” di Bezzecca al Consiglio dell’Istituzione, il quale disattendendo le indicazioni delle famiglie ha richiesto alla Provincia la deroga per proseguire nel prossimo anno scolastico le lezioni nell’arco dei sei giorni settimanali.

Ieri il sindaco Renato Girardi e l’assessore competente Fabio Fedrigotti hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente della Provincia Ugo Rossi, alla giunta provinciale e all’assessorato provinciale nella quale chiedono di rigettare la richiesta di deroga presentata dal Consiglio dell’Istituzione per posticipare di un anno l’introduzione della “settimana corta”.

I due amministratori ledrensi hanno ripercorso, nella lettera, le varie fasi della vicenda che ha determinato in valle notevole sconcerto non solo tra i genitori ma anche tra i cittadini. Il sindaco e l’assessore rammentano che lo scorso 14 dicembre la Consulta dei genitori aveva discusso il Piano dell’offerta formativa 2018/19, in particolare l’organizzazione del tempo-scuola, dando sostanzialmente il via libera all’orario distribuito sui cinque giorni settimanali anziché sui sei. Poi a tutti i genitori è stato sottoposto un questionario per chiedere un’indicazione di merito: l’esito è stato che più del 62% ha votato per la settimana corta. Lunedì 15 gennaio il Consiglio dell’Istituzione ha votato il Piano formativo con un esito che è stato di parità (7 a 7). In tal caso risulta determinante il voto del presidente del consiglio che ha deliberato il mantenimento del servizio scolastico su sei giorni nonostante la posizione espressa dai genitori. Nella stessa riunione l’assessore comunale Fabio Fedrigotti si era dichiarato a favore dei cinque giorni settimanali così come il dirigente scolastico. Il Consiglio dell’Istituzione non ha recepito tali pareri adducendo problemi sostanzialmente legati al sevizio mensa e al trasporto degli alunni. Situazioni, rammentano nella lettera sindaco ed assessore, che sono ampiamente superabili per il lungo tempo a disposizione e per la richiesta in discussione al Servizio Trasporti della Provincia. Per il Comune l’orario su sei giorni comporta disagi organizzativi-gestionali e maggiori oneri di riscaldamento e di altre utenze. (a.cad.)













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