la commemorazione

L’albero in ricordo di Agitu: a Dro la cerimonia voluta da un gruppo di cittadini

Si è celebrata la piantumazione del tiglio donato all’amministrazione comunale “per non disperdere il lavoro svolto da Agitu nell’integrazione e nel rispetto per l’ambiente”. L’iniziativa verrà ripetuta anche ad Arco e Drena



DRO.  Il ricordo di Agitu Ideo Gudeta rimane impresso nel cuore e nei pensieri dei trentini con una forza che neppure la tremenda conclusione della sua esistenza potrà mai minimamente scalfire.

Lo dimostra la cerimonia che si è svolta nella mattinata di venerdì 26 marzo a Dro, dove si è celebrata la piantumazione del tiglio a ricordo della donna, contadina, imprenditrice e ambientalista di origine etiope, che in Italia, e in Trentino, aveva trovato riparo e una seconda casa dopo essere fuggita dal suo Paese, ma che in Trentino è morta per mano di un uomo, vittima di femminicidio nel dicembre scorso. 

 

Il tiglio è stato donato all’amministrazione di Dro da un gruppo di cittadini e cittadine che si sono attivati per dimostrare che la società civile è pronta non solo a ricordare le vittime di femminicidio e quanto accaduto ad Agitu, “ma soprattutto per non disperdere i suoi insegnamenti e il suo modo di vivere e di insegnare l’integrazione e il rispetto per il territorio e l’ambiente”, hanno detto. Il tiglio del Gps, questo l’acronimo che i cittadini e le cittadine di Dro hanno scelto e che per ognuno di loro ha un personale e profondo significato, vuole essere “un punto di partenza concreto dell’attivismo positivo della società civile che dichiara alle generazioni future la scelta di campo nella lotta alla violenza di genere e ai sani ed educati rapporti tra gli uomini, le donne, il territorio e la natura”.

Soddisfatto il sindaco Claudio Mimiola che ha ringraziato i cittadini e le cittadine per aver continuato il percorso iniziato con la simbolica manifestazione avvenuta a poche ore di distanza dal femminicidio di Agitu. «Hanno dato continuità e concretezza alle loro azioni - ha spiegato Mimiola -. Questa iniziativa è un simbolo importante che valica i confini comunali vista l’adesione del Comune di Drena e del Comune di Arco e strategica risulta la sua messa a dimora nel parco limitrofo gli istituti scolastici del nostro territorio. Questa pianta sarà per sempre un monumento di riflessione e ricordo».

Soddisfazione è stata espressa dalla sindaca del Comune di Drena Giovanna Chiarani: «È significativo e di estremo valore che questa idea spontanea nata dalla sensibilità di alcuni cittadini racchiuda al suo interno numerosi significati che lambiscono il contrasto al femminicidio con il ricordo della figura di Agitu permeata dalle sue idee e dal suo impegno in vita. La piantumazione è un simbolo di speranza».

Presente per il Comune di Arco il consigliere delegato Tommaso Ulivieri che ha ricordato come Arco metterà a dimora a sua volta una pianta il 9 aprile nel giardino della Pace. Medesima iniziativa avverrà nel Comune di Drena il 9 maggio a Malga Campo. Per Ulivieri la funzione educativa affidata a una pianta è quanto di più significativo si potesse pensare.

Sono poi stati i cittadini del #Gps a prendere la parola per raccontare le motivazioni che li hanno spinti ad agire. «Dopo il primo segnale messo in campo grazie al supporto dell’Amministrazione - racconta il portavoce Eligio - ci siamo trovati con il desiderio di dare continuità e concretezza per porre le basi simboliche di un nuovo modo di agire e pensare. C’è stata molta sensibilità e molto impegno da parte di tutti e tutte e viviamo in un epoca in cui le stesse amministrazioni dialogano tra loro con maggiore facilità, ma vi è ancora la forte necessità di dimostrare che la società civile deve agire di primo acchito, dare lo spunto, muoversi, per contrastare questi fenomeni di violenza. Non chiediamo di fare, ma agiamo e ci muoviamo per dare l’esempio, per dare alcune risposte concrete. Per questo ci siamo mossi e abbiamo deciso di donare questo tiglio al Comune che senza parlare insegna e tramanda la sua conoscenza facendosi collegamento vivente tra la terra e il cielo. Il Tiglio - continuano i Gps - è portavoce degli insegnamenti di Agitu la quale diceva che ovunque ci si trovi si deve difendere il territorio che si ha innanzi, perché quella è la tua casa, la tua terra; ovunque ci si trovi».

Ha poi chiuso la cerimonia l’assessora Ginetta Santoni che ha messo in luce l’importanza dell’interazione tra cittadini e cittadine, istituzioni e mondo scolastico. «Questo parco è davvero simbolico - ha concluso Santoni - perché ora vede due piante importanti che tengono compagnia, parlano e divulgano sapere ai giovani che qui vengono a rilassarsi, a giocare e a fare scuola. La sensibilità di questi cittadini e di queste cittadine volenterosi deve essere accolta e come Amministrazione siamo più che felici di poterlo fare».

Tra i presenti anche un referente del Comitato S. Antonio che proprio un anno fa ha messo a dimora nello stesso parco il Sorbo dell’Uccellatore donato dalla comunità di Braunau a ricordo dei profughi droati, cenigoti, premuradi e drenensi durante il primo conflitto mondiale.













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