Incidente a Brenzone, feriti cinque altogardesani
I giovani, di Arco e Riva, stavano tornando a casa dopo una serata nel basso lago Ricoverati per botte e fratture in vari ospedali. L’auto contro il muro di un hotel
RIVA. Poteva costare molto caro il colpo di sonno che ha provocato l’incidente avvenuto, ieri mattina, intorno alle 5.30, sulla Gardesana Orientale, nei pressi dell’abitato di Brenzone. L’auto, una Fiat Grande Punto bianca, è andata a sbattere contro un muro di fronte al Belfiore Park Hotel e nello scontro sono rimasti feriti cinque giovani altogardesani, poco più che ventenni.
I cinque amici stavano rientrando da una serata trascorsa nel basso lago, come fanno moltissimi giovani altogardesani che trovano più occasioni di divertimento nelle località venete e lombarde affacciate sul Garda. Il viaggio di rientro a casa era quasi ultimato, mancavano ormai pochi chilometri al raggiungimento del confine trentino e quindi all’arrivo a Torbole e in Busa. A Brenzone, però, il guidatore della Fiat Punto, un ventiquattrenne rivano (S.B. le iniziali), ha perso il controllo dell’auto mentre stava affrontando una curva a sinistra. La stanchezza dopo la lunga nottata ha giocato un brutto scherzo al ragazzo. La macchina è finita contro il muro di un albergo della zona.
Fortunatamente la Punto viaggiava a bassa velocità e così l’impatto è stato sì forte ma non troppo violento, altrimenti le conseguenze per i cinque giovani sarebbero state decisamente più gravi. L’impatto ha comunque svegliato alcuni residenti della zona che hanno dato l’allarme mettendo in moto la macchina dei soccorsi con vigili del fuoco, carabinieri e ambulanze intervenuti nel giro di pochi minuti.
I ragazzi sono stati trasportati in vari ospedali: due al Borgo Trento di Verona, due a Peschiera e uno al nosocomio di Villafranca. Il rivano che era alla guida dell’auto si è procurato la frattura di alcune costole e varie contusioni al volto, il passeggero che era seduto al suo fianco la frattura di una mano mentre per i tre giovani che stavano sui sedili posteriori uno ha subito la frattura di una gamba, un altro la lussazione di un’anca e l’ultimo se l’è cavata con qualche graffio ed è stato già dimesso. Per alcuni di loro i medici stanno valutando l’opportunità di un’operazione chirurgica per la riduzione delle fratture. Nessuno, fortunatamente, è in pericolo di vita. (gl.m.)
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