L'INTERVISTA ezio trenti assessore a dro 

«Emergenza, il Comune darà aiuti alle categorie» 

Commercio e turismo. Per la prima volta in Giunta, l’imprenditore ha due deleghe importanti Anche le associazioni, ferme per la crisi, saranno supportate e sarà valorizzata la loro centralità


Katia Dell’eva


Dro. Per la prima volta in Giunta, Ezio Trenti, classe 1968, appartenente alla lista civica “Insieme” e noto imprenditore droato, è il nuovo assessore con delega al commercio e al turismo. E’ da lui che partiamo, in tempi di difficoltà dovute all’emergenza sanitaria e alle sue conseguenze economiche, per conoscere meglio la squadra messa in piedi dal sindaco Claudio Mimiola.

Per quanto riguarda la sfera commerciale-imprenditoriale, quali sono i suoi progetti?

Si tratta della delega che sento più vicina al mio vissuto e al mio quotidiano: possiedo infatti alcune attività sul territorio, date in gestione a terzi (ad esempio il compendio che attualmente ospita il supermercato Conad, ndr) e questo mi permette di avere un riscontro diretto e costante sulla situazione di Dro, dal punto di vista commerciale. So quindi per certo che oggi, con la crisi sanitaria da Covid19, non c’è forse alcuna azienda che non ne abbia risentito, in termini economici o meno. E’ per me importante, anche nell’amministrare, essere la solita persona concreta e pratica di sempre. Per questo, la prima cosa da fare sarà dare un aiuto a queste categorie.

Che tipo di aiuto?

Questo sarà da valutare con la Giunta e dovrà tenere conto dei limiti delle possibilità che il Comune ha, ma è fondamentale far capire che l’amministrazione è vicina agli imprenditori e ai commercianti, di ogni tipo, ristoratori e artigiani compresi. Vicina, è chiaro, significa necessariamente anche in termini economici. L’aiuto che dobbiamo dare deve essere messo in campo in breve tempo e deve essere concreto. Lo stesso varrà per le associazioni, altra delega del mio assessorato.

Può chiarire?

Al contrario di quanto detto prima, molte associazioni del territorio al momento sono ferme e pertanto avranno necessità, parlando in termini economici, di un sostegno ridotto rispetto agli anni precedenti. Con loro e per loro, pertanto, si dovrà fare un lavoro differente, supportandole affinché rimangano in vita, non si arrendano di fronte alle difficoltà del periodo e sentano la presenza del Comune nel valorizzare la loro centralità come luogo di socialità, di coesione tra cittadini.

E per quanto riguarda la delega al turismo, invece, che piani ha in mente?

Il turismo di Dro ruota tutto sulla micro-ricezione, su strutture, potremmo dire, “casalinghe”. Il lavoro da proseguire sarà quindi quello di legittimazione e valorizzazione di queste realtà, che sappiamo essere ciò che il turista, che sceglie il nostro territorio rispetto ai Comuni cugini, ricerca. In questo senso dovremo lavorare molto come squadra, perché il turismo si leghi ad ambiente, storia e cultura, in direzione di un’ esperienza e di una bellezza condivisa e diffusa.

Resta sempre aperta la partita campeggio, qual è la sua posizione?

Il campeggio a Oltra è qualcosa di cui si parla da circa vent’anni. Io credo che, prima di proseguire lungo quella strada e ritrovarci con un luogo che rischia di essere più un peso per le casse comunali che un valore aggiunto, sia bene fare un’attenta valutazione. Ne abbiamo bisogno? C’è richiesta turistica?

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