DRO. Sono stati condannati a due anni ciascuno di reclusione un uomo e una donna accusati di aver circuito una donna riuscendo a portarle via del denaro, per una somma complessivamente superiore ai 14mila euro. I fatti si sono svolti circa tre anni fa a Dro.

Ieri mattina, in tribunale a Rovereto, si è celebrato il processo davanti al giudice per le indagini preliminari, con il Pm Valerio Davico a sostenere la tesi della Procura della Repubblica. I due imputati dovevano rispondere del reato di circonvenzione di incapace, in concorso materiale fra loro, per aver fatto leva sullo stato di disagio psichico della donna fino a farsi consegnare in più tranche una somma di poco inferiore ai 15mila euro, cifra in parte versata tramite bonifici bancari e in parte attraverso alcune ricariche di carte prepagate, intestati all’uomo e alla donna accusati del reato.

Le indagini svolte dalla Procura della Repubblica, su iniziativa del sostituto procuratore Davico, hanno portato alla sbarra i due uomini con la celebrazione, ieri mattina, del processo davanti al giudice dove sono state prese in esame le prove raccolte durante la fase istruttoria. Il periodo contestato dalla Procura, durante il quale sarebbe stato commesso il reato, va dalla primavera del 2015, quando è avvenuta la consegna del denaro, alla primavera dell’anno successivo quando vi è stata la richiesta di restituzione dei soldi.

La coppia, che ha un legame di parentela con la donna vittima del reato, è stata condannata dal giudice che ha stabilito così la pena di due anni di reclusione per l’uomo e la stessa per la donna.

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