«Ciclabile di Malcesine, c’è il rischio caduta sassi» 

L’allarme. Il Comitato per la mobilità sostenibile mette in evidenza le criticità dell’opera e lancia una proposta: «Per i tratti dell’Alto Garda meglio un collegamento via acqua»



Alto garda. «Per la ciclovia turistica del Garda manca un progetto unitario e gli attuali interventi non rispettano gli standard previsti dal ministero»: lo dicono dal Comitato per la mobilità sostenibile del Garda.

«Il Comune di Malcesine – sottolineano dal comitato tramite Carla Dal Marco – sta per iniziare i lavori della ciclabile del Garda sul territorio di sua competenza. Il costo complessivo dell’opera (finanziata dal Fondo comuni confinanti) ammonta a oltre 17 milioni di euro. I lotti insistenti sul territorio comunale di Malcesine, per i quali il Comune riceverà 11 milioni, sono i numeri 2, 3, 4, 5 e 6, di cui il sesto, il più complesso data la conformazione del territorio lungo 2 chilometri, costerà 7 milioni. È prevista la realizzazione di una galleria di quattro- cinque metri di diametro esclusivamente riservata a pedoni e ciclisti, parallela a quella stradale esistente».

Riguardo a questi lavori il Comitato, costituitosi nel 2018 e composto da associazioni ambientaliste e culturali, esprime fortissime perplessità: «Alcuni comuni gardesani, in modo scoordinato tra loro e non sottoponendo a dibattito pubblico i loro progetti, hanno realizzato e stanno realizzando segmenti (non collegati tra loro) di una pista ciclopedonale che andrà a stravolgere lunghi tratti di coste. Tutti questi tratti non possono assolutamente essere classificati come la “ciclovia turistica del Garda” secondo gli standard previsti dall’ultima direttiva del ministero delle infrastrutture. Non c’è, al momento, un progetto unitario sotto la regia della Provincia di Trento quale ente capofila». E poi, prosegue la nota, «quella che a Limone viene propagandata come la ciclovia del Garda, è, in effetti, una costosissima passerella pedonale. Il tratto lungo 2 chilometri di Limone è costato oltre 7 milioni di euro (quasi 4 milioni al chilometro), e anche per i 2 chilometri del 6° lotto di Malcesine sono stanziati appunto 7 milioni euro. Sottolineiamo inoltre il rischio geologico, visti gli episodi di caduta sassi verificatisi a Limone. Saranno necessari continui interventi di messa in sicurezza delle pareti rocciose (vedi recenti delibere del Comune di Limone per altre opere in parete). Infatti già adesso il Comune di Malcesine è alla ricerca di ulteriori fondi presso la Regione per la messa in sicurezza». Dal comitato dettano poi i criteri per una “vera” ciclovia turistica: sicurezza, tutela del paesaggio e salvaguardia dell’ambiente, funzionalità, con pianificazione sovraregionale e requisiti uniformi che garantiscano fruibilità a ciclisti, pedoni e disabili. «Per i tratti dell’Alto Garda si pensi a un collegamento via acqua. Le piste ciclabili servono: è però importante che siano fatte bene, rispettando innanzitutto il delicatissimo ambiente gardesano. Per questo chiediamo che, oltre alla presentazione pubblica, prima della fase esecutiva i progetti siano sottoposti volontariamente alla valutazione di impatto ambientale», conclude l’analisi del comitato. M.CASS.

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