«Ci servono la ciclovia e un nuovo campo da golf» 

Il turismo guarda al futuro. Bresciani, Turrini e Mayr hanno idee molto chiare per il rilancio Necessario puntare sulla mobilità sostenibile e sul collegamento su rotaia con la valle dell’Adige


Leonardo Omezzolli


Alto garda. La proposta di volersi fare trovare pronti per la prossima stagione, lanciata dal presidente di Garda Trentino, Marco Benedetti e accolta positivamente dai sindaci dell’Alto Garda, ha tutti i favori anche dei ristoratori, pubblici esercizi e albergatori che hanno le idee molto chiare in materia. Puntare subito sulla ciclovia del Garda, dando almeno una primissima forte spinta al colossale progetto da 20 milioni di euro, 10 dei quali finanziati dallo Stato, oltre che realizzare il più che dibattuto campo da golf. A ruota seguono la realizzazione di una viabilità sostenibile e celere tra la valle dell’Adige e la Busa guardando non solo al completamento della San Giovanni Cretaccio ma pensando anche ad un collegamento su rotaia. Infine incentivare la mobilità sostenibile sul Garda Trentino, aumentare la frequenza dei mezzi pubblici per collegare le città locali con le periferie e incrementare le spiagge private con annessi servizi in uno stile che guarda alle riviere italiane o ai vicini laghi di Levico e Caldaro.

I pubblici esercizi

«Basterebbe che si facesse quello che da anni si va dicendo - sintetizza Vasco Bresciani presidente dei pubblici esercizi -. Riuscire a realizzare la ciclovia del Garda genererebbe una promozione territoriale unica capace di produrre un indotto che ripagherebbe l’opera in pochissimo tempo. Possiamo anche ragionare di metterla a pagamento a un prezzo simbolico, uno o cinque euro come si fa alle Cinque Terre, così da recuperare anche i costi per la manutenzione. Serve poi questo campo da golf, anche questa un’opera sempre discussa e mai portata avanti. Siamo - chiosa Bresciani - uno dei territori più belli d’Italia e dobbiamo differenziarci offrendo quello che gli altri non possono offrire e noi, invece, sì».

I ristoratori

Anche per il presidente dei ristoratori Paolo Turrini la priorità è la ciclovia del Garda. «Dobbiamo spingere su questo fronte perché sarà un’opera decisiva per il territorio. Si deve poi - continua Turrini - realizzare il campo da Golf e sistemare la viabilità che ci mette in collegamento con l’autostrada e la stazione dei treni. Una delle mie proposte inoltre è quella di realizzare più spiagge private con annessi servizi. Dobbiamo noi alzare la qualità per andare ad accogliere un nuovo turismo».

Asat

Di mondo bike parla anche la presidente dell’Asat locale Petra Mayr: «Il sistema di ciclabili compresa la ciclabile del Garda deve essere una priorità. Non è pensabile, inoltre, che all’alba della riapertura turistica ci troviamo con il tratto Riva Torbole chiuso. La mobilità sostenibile è il futuro e verrà richiesto e già è richiesto dalla nostra clientela. Ci servono infine navette pubbliche, anche di dimensioni ridotte ma con maggiore frequenza per collegare ogni parte del Garda Trentino dalle città alle periferie come Tenno o Dro. È questo che già ci chiedono oltre che un collegamento su rotaia da Rovereto a Riva».













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