Canale di Tenno, sdegno per la bruttura comparsa nello storico borgo
Contestata la modifica architettonica compiuta da una famiglia straniera. Una finestra in metallo che ha "tappato" uno dei caratteristici "bochér", le aperture del sottotetto da cui veniva fatto passare il fieno. Il sindaco: "Ho subito allertato l'ufficio tecnico"
TENNO. Fa discutere a Canale di Tenno una finestra in alluminio comparsa nell'antico borgo al posto di uno dei caratteristici "bochér", le aperture del sottotetto da cui, un tempo, veniva fatto passare il fieno, poi immagazzinato per l'inverno.
Viene naturale chiedersi come sia stato possibile che una famiglia straniera - sembra si tratti di danesi -, dopo aver comperato l'appartamento all'ultimo piano di una delle splendide case che si affacciano sulla piazzetta di Canale, abbia potuto realizzare un orrendo finestrone beige, con grandi cerniere in metallo, a vista.
Un pugno in un occhio. Un obbrobrio che, negli ultimi giorni, hanno potuto "ammirare" anche le migliaia di persone salite al borgo tennese per la settimana di "Rustico Medioevo". E tutte a chiedersi come sia stato possibile.
Tra loro anche Erino Marocchi, presidente del comitato organizzatore della storica manifestazione, che ha segnalato la novità ad alcuni degli amministratori comunali, parsi anche loro all'oscuro di tutto.
Chi ha dato l'autorizzazione a mettere quel tappo orrendo in uno dei borghi più belli d'Italia? Chi ha assecondato la richiesta di turisti che, dimostrando la sensibilità di un elefante in una cristalleria, hanno chiesto di poter deturpare un angolo così caratteristico del paese?
Il timore, però, è un altro. Il timore, stato d'animo che in questo caso lascia subito il posto alla rabbia, è che i graditi (?) ospiti abbiano fatto tutto senza autorizzazione alcuna, forse convinti che in Italia tutto sia possibile e che uno possa farla franca anche se gli venisse in mente di mettere le persiane agli archi del Colosseo. Una mancanza di gusto, un'assenza di rispetto e un'insensibilità che lasciano davvero senza parole.
A conferma che dovrebbe trattarsi di un'opera abusiva (la speranza è quella), arrivano le parole del sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi, anche lui intervenuto a Rustico Medioevo e subito accortosi della bella novità. «Ho subito segnalato la cosa all'ufficio tecnico perché vengano compiute le verifiche del caso su autorizzazioni e concessioni - spiega il primo cittadino - e so che i nostri tecnici si sono messi subito al lavoro».