Apt Ledro, c’è il via libera alla fusione con il Garda
L’assemblea. I 265 soci hanno approvato all’unanimità la decisione. La presidente Demadonna: «La valle volta pagina. Porta in dote significativi tesori». Ribadito il sostegno alle Pro Loco
Ledro. Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, mercoledì l’assemblea dei 265 soci dell’Azienda di Promozione Turistica della Valle di Ledro ha approvato all’unanimità la fusione con Ingarda e gli incontri preliminari inizieranno nelle prossime settimane. Nel corso della riunione è stato il bilancio dell’attività svolta nel 2020 che è risultata molto intensa. L’accorpamento con l’Apt rivana e del Basso Sarca è la conseguenza di una delibera della scorsa estate del consiglio provinciale che prorogava di due anni l’esistenza dell’Apt ledrense a condizione che i soci privati pagassero al meno il 51% delle spese sostenute dall’ente turistico (risulterebbero ad oltre 300 mila euro). Si trattava evidentemente di una “condizione - capestro”, impossibile da concretizzare in un territorio economicamente in difficoltà (ogni anno oltre 200 dei 5.200 abitanti abbandonano definitivamente la valle). Sull’andamento dell’assemblea annuale la presidente dell’Apt di Ledro, Maria Demadonna ha diffuso un comunicato che, tra l’altro, afferma.
«La Valle di Ledro volta pagina. Lo ha sancito l’assemblea dei soci della locale Apt che ha approvato, senza alcun voto contrario, il bilancio di previsione 2021. Ora, come hanno chiarito in vari interventi la stessa presidente, l’assessore comunale al turismo Luca Zendri e vari soci, inizia la nuova fase con che porterà ad allineare l’operatività con l’Apt di Riva del Garda. Gennaio sarà certamente un mese intenso per intessere ulteriori rapporti con Garda e con i Comuni. Ledro porta in dote significativi tesori: è un importante polmone verde e territorio vocato alla vacanza attiva e alle attività outdoor, dalle semplici camminati alla mtb, dal trekking allo sci di fondo, dal nuoto alla canoa e alla vela con appuntamenti di Skyrace, running e trail. Enzo Bassetti, presidente Unta, ha ricordato gli storici passaggi che hanno portato alla nascita di una Azienda di Soggiorno unica nella Busa (con l’unificazione degli uffici di Arco, Riva e Torbole) vissuta inizialmente come una sorta di trauma, ma oggi valore acquisito del quale nessuno si sognerebbe di rinunciare per un ritorno al passato. Petra Mayr (Asat Garda) ha ricordato la collaborazione proficua già in essere.
La presidente Demadonna ha ribadito «la necessità e la volontà di garantire il supporto alle attività svolte negli ultimi anni dalle Pro Loco, con il coordinamento delle manifestazioni e la promozione degli eventi. Patrimonio importante nell’immagine turistica di Ledro e irrinunciabile valore sociale per la valle. Con l’anno nuovo inizia una nuova ulteriore fase per il turismo in Valle di Ledro, territorio che negli ultimi anni ha incrementato le presenze certificate del 65,7%, record per l’intero Trentino, e quindi punto di partenza».
«Come era prevedibile, in questa vicenda c’è un risvolto politico- il consigliere comunale di minoranza Fabio Fedrigotti punta il dito contro l’amministrazione comunale che non si avrebbe attivata sufficientemente per salvaguardare l’autonomia dell’Apt di valle -. Tra l’altro, non risulta che siano stati divulgati video o altro materiale informativo rivolto ai concittadini. Silenzio pure all’indotto economico della valle (collaboratori turistici, commercianti, artigiani, imprenditori in genere)». Fabio Fedrigotti nota che l’Amministrazione Comunale non ha adottato alcuna iniziativa contro la Provincia per evitare lo scioglimento dell’Apt. «È da conoscere – conclude Fedrigotti – quali garanzie imporrà il Comune di Ledro per la garanzia di una degno peso e rappresentanza ledrense in seno all’Apt Garda-Dolomiti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.