Alla scoperta dei depositi del Mag su “Meet”
Riva. “Dietro le quinte del MAG” è il titolo della nuova iniziativa del Museo Alto Garda di Riva del Garda. Sottotitolo altrettanto esplicativo, “Il museo in 30 minuti”. Si tratta di alcuni incontri,...
Riva. “Dietro le quinte del MAG” è il titolo della nuova iniziativa del Museo Alto Garda di Riva del Garda. Sottotitolo altrettanto esplicativo, “Il museo in 30 minuti”. Si tratta di alcuni incontri, quantificati in quattro, che si svolgono in forma di dialogo sulla storia e il ruolo attuale del museo civico di Riva, ora MAG, Museo Alto Garda, nei confronti del territorio tutti i mercoledì di dicembre con inizio alle ore 18.
Gli incontri si svolgono sulla piattaforma digitale di Google Meet ogni mercoledì, dopo la prima puntata andata in onda mercoledì scorso, sempre con lo stesso modulo: vale a dire moderati dal responsabile del MAG Matteo Rapanà su argomenti attinenti la storia civica e la presenza culturale e strutturale del museo di Riva del Garda nella storia cittadina e altogardesana.
Mercoledì scorso il ciclo dei quattro incontri è iniziato con il tema. “Rotaie, funi e motori elettrici. Dalla ricerca storica alle sfide del futuro” con Francesco Frizzera, direttore attuale del Museo della Guerra di Rovereto, e i due studiosi Davide Allegri e Sara Vicenzi.
Durante un piacevole excursus sui temi del collegamento ieri, oggi, domani, i relatori coordinati da Matteo Rapanà hanno esposto le loro idee sul trasporto
Storicamente la MAG, ferrovia Mori-Arco-Riva è l’elemento che fa da termine di paragone imprescindibile ad ogni discorso sui collegamenti passati, presenti e futuri tra la Busa e la Vallagarina, quindi la ferrovia vera e propria. Il periodo che va dal 1891 agli anni Trenta quindi all’attualità ha visto il progressivo depauperamento della ferrovia, con i periodici sussulti d’interesse come l’attuale, che sembra giunto a ripensare a un serio progetto di collegamento ferroviario: anche per decongestionare la Busa da un traffico sempre più caotico. Ma contemporaneamente assistiamo a proposte fantasiose come le varie funivie sulle Alpi ledrensi...
Il ciclo è proseguito mercoledì scorso 9 dicembre con “Minerali, animali e altre meraviglie. Alle origini del Museo di Riva del Garda”. Prosegue oggi, mercoledì 16 dicembre, con “Perché catalogare? Spunti e riflessioni dai depositi del MAG”, per concludersi nella vigilia natalizia mercoledì 23 dicembre con “Pietre di inciampo. L’arte al servizio della memoria”.
Per poter partecipare agli incontri sulla Google Meet è sufficiente cliccare sul link diretto (a cura del Museo Alto Garda, tel. 0464/573869), info@museoaltogarda.it e accedere gratuitamente con un account google. G.RI.