Alcol e droga alla guida in Trentino, ritirate 231 patenti in 6 mesi dai carabinieri. Una piaga giovanile
Sono state 13 nelle due ultime settimane
TRENTO. Nel corso delle due ultime settimane sono state ritirate 13 patenti per guida in stato di ebbrezza dalla pattuglie dell’Arma operanti in Provincia, con contestuale denuncia e relativo sequestro dei veicoli, e una ulteriore denuncia ha interessato un esercente della bassa Valsugana che somministrava alcoolici ai minori; con riferimento alle patenti, trattasi prevalentemente di giovani tra i 20 e i 30 anni, negli orari serali o notturni (in buona parte della Valsugana, della val di Fassa e della val di Sole). Il trend di luglio rispecchia quello dell’anno in corso, che si dimostra sfortunatamente in discreto aumento rispetto al passato.
Volendo fare un bilancio più analitico del fenomeno, nel primo semestre 2022 le pattuglie del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, presenti su tutto il territorio della Provincia, hanno proceduto con 231 ritiri di patente per guida in stato di alterazione psicofisica da alcool o sostanza stupefacente, dato che, rispetto alle medie semestrali dell’ultimo quinquennio (2016-2021; 173 casi per semestre), presenta un incremento delle casistiche pari al 33% circa.
Su questi 231 casi, peraltro:
- solo 53 hanno rilievo amministrativo (tasso alcolemico sotto gli 0,8 gr./lt.), mentre i rimanenti hanno rilievo penale con sequestro o confisca del veicolo;
- 82 persone avevano tasso alcolemico oltre l’1,5 gr./lt., che rappresenta la situazione più grave prevista dal CdS, e comporta una ammenda fino a 6000 euro, l’arresto da 6 mesi ad un anno, la sospensione della patente fino a 2 anni, il sequestro preventivo e soprattutto la confisca del veicolo;
- 14 erano riconducibili ad abuso di stupefacenti;
- 33 (14% del totale) sono quelli accertati dopo un sinistro stradale provocato a causa della guida in stato di ebbrezza; considerando che nel semestre in esame l’Arma ha rilevato in Provincia 486 indicenti stradale (quasi tutti con feriti), è possibile concludere che circa il 7% di questi (33) è causato da persone in stato di alterazione psicofisica.
L’attività è stata svolta con gli etilometri in dotazione alle Aliquote Radiomobili delle Compagnie Carabinieri, ma anche con apparecchi di ultima generazione tavolta messi a disposizione da alcune Amministrazioni Comunali responsabilmente impegnate nel settore e motivate nel contrastare devianze locali che costituiscano, come in questo caso, diretto pregiudizio all’incolumità altrui.
Al fine di arginare il fenomeno, i controlli verranno ulteriormente intensificati nel prosieguo dell’estate nelle ore e nelle giornate più soggette a tali condotte, a cui si abbineranno mirati controlli, anche di personale in borghese, nei confronti degli esercizi pubblici che somministrano alcoolici a minori e/o persone già in stato di alterazione alcoolica (condotta non solo dal rilievo penale ma che comporta anche conseguenze sulla licenza d’esercizio del locale).