La protesta

Agricoltori, mercoledì il presidio per il rinnovo: si chiede un aumento del 5% sui minimi tabellari

L’appuntamento è alle 10 di mercoledì di fronte la sede di Coldiretti Trento 



TRENTO. Manca ancora un accordo sul rinnovo del contratto del comparto agricolo: Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Trentino hanno indetto un presidio dei lavoratori che si terrà mercoledì alle 10 sotto la sede di Coldiretti Trento.

La distanza tra le posizioni riguarda, in particolare, l'aspetto legato agli aumenti economici. La richiesta dei sindacati era del 5% sui minimi tabellari per il biennio 2024-2025, a cui si aggiungeva un ulteriore 3% come “elemento di garanzia per il mancato riconoscimento della produttività, che da anni viene rimandato”, riportano i sindacati

Quello relativo agli operai agricoli e florovivaisti è un contratto collettivo con "autorità salariale" di primo livello. A livello nazionale l'Istat prevede un indice dei prezzi al consumo armonizzato, per il prossimo biennio, pari al 3,9%. "Purtroppo - spiegano i sindacati - ci troviamo difronte a una controparte che, nei fatti, non riconosce l'importanza dei lavoratori, offrendo come aumento il 3% sulla parte fissa. Il confronto coi lavoratori aveva quindi già portato Fai, Flai e Uila a proclamare lo stato di agitazione del comparto fino a data da destinarsi, con conseguenti azioni di protesta che potrebbero prolungarsi per l'intera estate”.

“La prima di tali azioni è dunque il presidio di mercoledì prossimo. Ovviamente il nostro auspicio è quello di trovare un punto di accordo il prima possibile, che possa soddisfare le esigenze di tutti: in primis quelle di lavoratori e lavoratrici, ma anche la necessità di scongiurare disagi per le tante aziende che hanno tutto l'interesse a valorizzare e fidelizzare i propri dipendenti attraverso retribuzioni giuste", concludono poi. 













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